Juventus, l'intero CDA rassegna le dimissioni
A pesare, l'indagine della Procura di Torino sul falso in bilancio
La serata di lunedì 28 novembre ha consegnato al tifo bianconero uno scossone davvero imprevisto, specie in una frazione tendenzialmente rilassata come quella dei Mondiali -discorso a parte per i beceri risvolti umanitari- e a margine di una ripresa sportiva che pareva in procinto di risollevare anche gli animi più mogi. Invece no, tutt’altro. I procuratori della Repubblica hanno avviato un'inchiesta capace di far traballare l'intero ecosistema dirigenziale della Vecchia Signora, ormai nelle mani della giustizia italiana.
La ricostruzione
Il Consiglio di Amministrazione della Juventus ha indetto un incontro straordinario, all’interno del quale l’intero organico ha rassegnato le proprie dimissioni. Non sono dunque passate inosservate quelle di Maurizio Arrivabene, Pavel Nedved e Andrea Agnelli, Presidente della Juventus dal lontano 2010. Il motivo di questo dietrofront è l’indagine della Procura di Torino che vede coinvolti i profili citati con l’accusa di falso in bilancio, alla quale vanno associate le ultimissime criticità mosse dalla Consob.
In linea con la presa di posizione in esame, la volontà di Andrea Agnelli di concludere il percorso congiuntamente, “essendo venuta a mancare -si legge attraverso le prime dichiarazioni rilasciate- la compattezza utile a definire un futuro glorioso”.
Il club della Mole ha poi rilasciato un comunicato ufficiale, dove si legge: "I membri del Consiglio di Amministrazione, considerata la centralità e rilevanza delle questioni legali e tecnico-contabili pendenti, hanno ritenuto conforme al miglior interesse sociale raccomandare che Juventus si doti di un nuovo Consiglio di Amministrazione che affronti questi temi. A tal fine, su proposta del Presidente Andrea Agnelli e onde consentire che la decisione sul rinnovo del Consiglio sia rimessa nel più breve tempo possibile all’Assemblea degli Azionisti, tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione presenti alla riunione hanno dichiarato di rinunciare all’incarico - spiega la società bianconera. Il Consiglio di Amministrazione uscente ha deliberato inoltre di conferire l’incarico di Direttore Generale a Maurizio Scanavino”. Si chiude così la gloriosa era degli ormai ex dirigenti bianconeri, insediatisi il 19 maggio 2010 e capaci di garantire al proprio tifo ben nove titoli nazionali. Con un futuro societario ormai da ridefinire, il tifoso juventino dovrà ora concentrare le proprie energie esclusivamente sul terreno di gioco, fornendo ai propri beniamini la stessa intensità che ci si attende da chi indossa una casacca così prestigiosa.
Mattia Siboni
martedì 29 novembre 2022