Rugby Forlì
In missione per conto del gioco
Il rugby a Forlì non ha mai conosciuto le vette di popolarità cittadina innescate da basket e pallavolo. Ma al contempo è quello sport di squadra in grado di descrivere nelle parole del presidente del Rugby Forlì 1979, Paolo Satanassi, il senso più autentico di termini come tenacia dedizione e appartenenza. Una scoperta oltre il senso stesso del gioco.
“Cosa significa oggi, fare rugby a Forlì?”
“Dopo l’ondata di Covid che ha travolto tutti quanti, è stato un momento davvero difficile. Nei settori giovanili abbiamo avuto un calo drastico di adesioni. Non è facile ripartire, non lo è mai, ma per fortuna abbiamo una prima squadra giovane che ci lascia un po’ di tempo nel cercare di riprogrammare concretamente il nostro vivaio. I numeri sono finalmente in ripresa. Speriamo di riuscire a continuare così.”
“Coprite fino agli U12, giusto?”
“Sì, abbiamo qualcosa anche prima, nonostante siano ancora pochi elementi.”
“…E avete dovuto mollare per questioni di budget il settore femminile.”
“Con le donne siamo ripartiti quest’anno con un progetto seguito da Silvia Stoppa, una ragazza che giocava a Forlì, più volte scudettata con la Valsugana Padova. Ha voluto rifondare il movimento rugbistico forlivese al femminile ripartendo con 5 ragazze U16. Un seme per ripartire come si deve, via.
“Davvero con tanto coraggio.”
“Se ci credi e riparti da zero, o le cose le fai o le fai.”
“Anche nel tenere viva la storia di una società sportiva che a Forlì esiste dal ’79.”
“Ancora non tutta Forlì sa che esista il rugby nella propria città. Per quanto possibile cerchiamo di sfruttare al meglio ogni spazio ci venga concesso per farci conoscere.”
“Almeno in spiaggia le cose vanno un po’ meglio.”
“Eh si…d’estate i ragazzi si divertono a giocare a “beach rugby” levandosi pure qualche bella soddisfazione. C’è la propensione a fare un “buon lavoro” ovunque si possa.”
“Prospettive per la nuova stagione?”
“Fare un buon campionato, anche se non è affatto facile con questa nuova formula a gironi in cui ti giochi praticamente tutto nelle prime tre partite dell’anno. Ci sarebbe da augurarsi che la F.I.R. tornasse alla vecchia formula, anche se non credo sia certamente possibile.”
“Giocate ancora al campo “Inferno Monti”?”
“Per quest’anno sì. Dall’anno prossimo il Comune ci ha destinato un campo a Villa Selva in cui realizzeremo la nostra “Club House”. Sarà finalmente una realtà che parlerà di noi e della nostra storia in prima persona.”
Coscienza e dedizione.
In missione per conto del gioco. Potremmo davvero dire così.
Il verbo sportivo, del presidente Paolo Satanassi.
Emiliano Tozzi
giovedì 6 luglio 2023