Satanassi di un presidente...
Se nel calcio conta “il fattore tempo”, per il rugby esiste solo il “fattore terra”. Centimetri conquistati a ogni mischia, perché i metri sono una fatica immondamente erculea.
Nell’illustrarmi tutto questo, il presidente del Rugby Forlì, Paolo Satanassi tradisce una personalità giovale ma al tempo stesso rocciosa, come il campo impone con la sua legge non scritta.
“Come realtà societaria, facciamo parte della franchigia Romagna RFC, che milita in serie A e fa da riferimento per tutte le società rugbistiche romagnole. Due dei nostri ragazzi quest’anno andranno a giocare con loro. Viste da fuori piccole soddisfazioni, ma umanamente immense. Chi gioca con noi sa che i risultati si guadagnano con tanto impegno e capacità. Altrimenti non ti regala niente nessuno.”
“Militate in Serie C, ricordo bene?”
“Esattamente, il nostro campionato è diviso da un barrage in cui una parte può giocarsi l’eventuale promozione in B. C’è una sorta di barrage, estremamente meritocratico se vogliamo. Se fai una bella partita con una squadra di livello, puoi portare a casa bei punti che fanno la differenza.
“Una cosa, che ti è capitata come giocatore?”
“Sì ma in negativo(sorride). Il rugby Forlì è nato per mano di autentici pionieri, uno per tutti Euro Camporesi, che ha messo insieme un gruppo di ragazzi di cui faceva parte anche il sottoscritto. Eravamo praticamente autodidatti del gioco ma piano piano ci siamo affinati riuscendo a vincere il campionato regionale, acquisendo il diritto a disputare uno spareggio per salire in C1. Giochiamo contro Trieste. Andata al Morgagni. Vinciamo contro pronostico. Ritorno a Trieste la settimana successiva. Partiamo in treno da Forlì come fossimo l’Armata Brancaleone. Arriviamo il sabato sera in un hotel a zero stelle, perché soldi davvero pochi. Domenica a Villa Opicina su un campo che sembra una pietraia stiamo per vincere un’altra volta. All’inizio del secondo tempo, piovono dal cielo chicci di grandine grandi quanto una moneta da due euro. Partita sospesa, la ripetiamo la settimana successiva. Perdiamo e la differenza punti tra i due incontri promuove Trieste.
“Come società che momento state attraversando?”
“Copriamo 10 categorie, dagli Under 6 ai Senior, compreso il settore femminile. Prima o poi vorremmo la B ma facendo i passi giusti , coi nostri giocatori.”
“Cosa portate in campo ogni volta con voi?”
“Il rispetto per arbitro e avversari e l’idea che il rugby ti renda un “cittadino migliore”.
“Capire e non capire…fa una grossa differenza.”
“Una frase del mio papà. Che porto sempre con me.”
Satanassi di un presidente…
Foto da archivio
Emiliano Tozzi
giovedì 12 ottobre 2023