UNIVERSIADI, NELLO SHORT TRACK DOPPIO EN PLEIN COREANO
E’ iniziata l’ultima delle discipline delle Universiadi 2025 di Torino, quella dello short track, dove la forza si traduce nella massima espressione della velocità sulla superficie ghiacciata, su distanze che vanno dai 500 ai 3.000 metri; disciplina che vede gli atleti impegnati singolarmente piuttosto che a coppie e che, per i colori italiani, vanta una lunga e positiva tradizione.
Nella prima giornata, purtroppo, nessun italiano è riuscito a mettersi in mostra mentre, al contrario, è stata la Corea del Sud a fare bottino pieno nella gara dei 1.500 metri, sia in ambito maschile che in quello femminile, dove gli asiatici hanno riempito il podio con tutti i componenti della loro squadra, apparsa decisamente forte e ben preparata.
Certamente ci saranno altre gare per poter recuperare, ma poiché nello short track di norma sulle varie distanza in programma gli atleti sono sempre gli stessi c’è ragionevolmente da supporre che i coreani potrebbero continuare nella loro striscia di vittorie ed in quello che nella prima giornata è apparso quasi un dominio.
Per chi non abbia mai avuto la possibilità di assistere dal vivo ad una gara, c’è da dire che lo short track è appassionante quanto crudele, dove l’atleta migliore è deputato a vincere ma dove un minimo errore od un lieve contatto sono sufficienti a mandare all’aria mesi di preparazione; questi atleti viaggiano a velocità talora superiori a 60 km/h su lame sottilissime che, in caso di caduta collettiva od infortunio, possono generare infortuni rilevanti, su una superficie, per chi gareggia nelle ultime manches, significativamente segnata dai passaggi dei round precedenti.
La bravura è fondamentale ma spesso anche un pizzico di buona sorte è necessaria (si ricordi le modalità con le quali lo sconosciuto (e modesto) Steven Bardbury vinse l’oro alle olimpiadi di Salt Lake City nel 2002); in ogni caso questi coreani non sono una meteora, dietro a loro c’è una scuola di alto livello, e di loro certamente sentiremo parlare ancora.
Marco Ferrero
mercoledì 22 gennaio 2025