Il tema di quest’anno, “Artificial Reality”, esplora il cambiamento epocale in atto attraverso i linguaggi di videoarte, performance art, installazioni, dialoghi, workshop e musica, tra la Fabbrica delle Candele e negli spazi rinnovati del Campostrino. Ad anticipare il festival sono la prima mostra personale forlivese dell’artista Francesca Fini, negli spazi della Fondazione Dino Zoli fino al 13 ottobre, e un dialogo sulla videoarte brasiliana con le artiste Kika Nicolela e Marcia Beatriz Granero, giovedì 19 settembre (ore 19.00, ingresso libero) al Campostrino. Tra i workshop in programma, quello su cinema e intelligenza artificiale condotto da Mateusz Miroslaw Lis (il 20 settembre alle ore 10.30, costo di partecipazione 30,00 euro) e la presentazione del saggio “Chimera. Il corpo espanso per una nuova ecosofia dell’arte” di Marco Mancuso, un Artist Talk con artisti internazionali. Enrico Malatesta, Attila Faravelli e Nicola Ratti sonorizzeranno l’archivio visivo del filmaker Gianfranco Brebbia, grazie ad un progetto commissionato dalla Triennale Milano. Gianmarco Donaggio presenterà lo spettacolo di live cinema “In Visible Light”, mentre N.A.I.P. e Julie Ant porteranno sul palco il nuovo progetto “GO!YA!”. Carlos Casas tornerà con un evento esclusivo per Ibrida 2024, tra musica e sperimentazione video. In programma anche 54 opere video, selezionate tramite open call internazionale, che concorreranno al Premio Internazionale Forlì Ibrida Festival Prize e al Premio per la Videoarte Italiana. Tra le installazioni in mostra, Kika Nicolela propone una selezione di NFT, Özge Samanci presenta “You are the ocean”, Lino Strangis espone “Reformed A.I. n. 13 (The eternal diving of human condition)”, mentre SVCCY porta il ciclo “Posthuman Regeneration”.