Esposizione delle opere dell’artista Asya Dall’Agata, a cura di Davide Boschini, nell'ambito del Festival del Buon Vivere. Aperto tutti i giorni dalle ore 18.00 (al mattino su appuntamento). Appartenente alla famiglia del cd. “Legno di Palude”, il Rovere fossile è un materiale prodotto dalla coincidenza di fattori naturali non frequenti. Può accadere che, a seguito di smottamenti o deviazioni dei corsi fluviali, la pianta si immerga nei fondali di fiumi o paludi, e lì giaccia, seppellita da argille e sabbie, per secoli o millenni. In tale condizione anaerobica, cioè in assenza di ossigeno, che consente alla materia di non decomporsi, inizia il processo di fossilizzazione, per effetto del quale i minerali e il ferro contenuti nelle correnti, si legano ai tannini. Nella fase di “maturazione” l’essenza assume cromatismi che mutano dal marrone dorato o ramato al nero e acquisisce una durezza di livello così alto da poter essere scalfita solo mediante l’uso di speciali utensili da taglio. Il pregio del Rovere fossile è testimoniato dal fatto che viene impiegato, oltre che per le pavimentazioni in parquet, nella realizzazione di opere scultoree, nel mobilio di lusso o nelle pipe per tabacco. Si tratta dunque di un’essenza molto rara e ricercata dai più esigenti. Non dev’essere un caso che fu molto apprezzato nel periodo dei Tudor, o che fu utilizzato per realizzare il trono di Pietro il Grande o per rivestire la camera da letto di Luigi XIV.