Per la stagione di prosa, Lella Costa e Gabriele Vacis mettono in scena “Otello - di precise parole si vive”, una versione aggiornata e attuale della tragedia di Shakespeare. Succede con i grandi autori, forse soprattutto con Shakespeare: i loro testi, le loro storie, i loro personaggi sono, letteralmente, immortali. Continuano a parlarci, a stupirci, a incantarci; a volte ci aiutano perfino a capire chi siamo, cosa ci sta succedendo adesso. Lella Costa e Gabriele Vacis riportano in scena, dopo 24 anni, il loro Otello, preservando intatta la sostanza narrativa (Shakespeare) ma intervenendo e modificando quelle parti in cui l’attualità, o meglio la contemporaneità, richiedevano un aggiornamento. Quelle parti in cui lo stesso Bardo si divertiva a inserire allusioni e citazioni per noi incomprensibili, ma che sicuramente per gli spettatori dell’epoca erano chiarissime, e probabilmente molto divertenti.