Un ciclista morto ogni 2 giorni da inizio anno
Aumentano i morti tra i ciclisti, 17 a febbraio dopo i 14 di gennaio
Altri 4 episodi di pirateria, sei casi su 31 sinistri mortali. Decessi in 9 regioni a febbraio. www.asaps.it
ASAPS – Associazione Sostenitori e Amici Polizia Stradale – ha comunicato i dati dell’”Osservatorio Ciclisti” relativi al mese di febbraio 2021, dopo i 14 decessi avvenuti nel mese di gennaio, sono infatti 17 i morti nel secondo mese dell’anno, peraltro contraddistinto da molti provvedimenti governativi di limitazione alla circolazione per la pandemia.
Dal 1° al 28 febbraio sono morti in Italia 17 ciclisti, 15 uomini e 2 donne, 13 cittadini italiani e 4 stranieri, in aumento rispetto ai dati del 2019 quando furono 15 e del 2018 con 10 morti, mentre al momento non sono ancora stati comunicati i dati relativi all’anno 2020 da parte di ACI-Istat. L'emergenza “coronavirus” e l’introduzione delle limitazioni alla mobilità non hanno avuto particolare effetti sui ciclisti, e anche questa utenza debole come i pedoni patisce i gravissimi comportamenti come quello della pirateria stradale. Sono stati registrati infatti quattro episodi con fuga degli autori del sinistro e le vittime lasciate sul posto, ogni quattro sinistri mortali con il coinvolgimento di ciclisti, l’autore fugge almeno in un caso. Gli episodi di pirateria sono avvenuti a Vittoria (RG), Aprilia (LT), Taviano (LE) e Sernaglia della Battaglia (TV).
Questi dati sono stati raccolti tra i referenti di ASAPS sul territorio nazionale e dai mass-media, e sono ovviamente parziali (anche se indicativi), in quanto i dati che verranno poi ufficializzati da ACI-Istat terranno conto dei decessi avvenuti entro trenta giorni dall'incidente. Sono ben 29 i ciclisti ricoverati in codice rosso in prognosi riservata, presso gli ospedali di zona, in aumento rispetto ai 22 del mese precedente, registrati a febbraio in Italia, in un momento storico in cui le terapie intensive sono già sotto pressione per il “Covid-19”.
Nessuno dei conducenti al momento del sinistro è risultato alterato alla guida, ma spesso solo i successivi accertamenti medico-legali presso gli ospedali possono dare ulteriori conferme.
Analizzando le regioni dove sono avvenuti gli incidenti più gravi, osserviamo che in Emilia Romagna sono avvenuti 3 sinistri mortali, che portano il totale ad 8 da inizio anno nella regione in cui la bicicletta ha il più ampio utilizzo tra la popolazione negli spostamenti quotidiani, così come tre in Veneto, altra regione a vocazione ciclistica e tre anche in Sicilia con la morte del giovane corridore di 17 anni morto a Gualtieri Sicaminò (ME); 2 in Puglia, 2 in Lombardia, 1 in Toscana, Piemonte, Lazio e Abruzzo.
Si sono registrati due sinistri mortali con bici da corsa.
I veicoli investitori si distinguono in 11 autovetture, 5 autocarri ed un motociclo. Sui 17 ciclisti morti a febbraio gli ultra60enni sono stati 5, per confermare che le persone più anziane sono quelle più a rischio anche sulle due ruote come per i pedoni. Due i minorenni deceduti, il più piccolo aveva solo 14 anni.
“Il nuovo Osservatorio Ciclisti di ASAPS - afferma Giordano Biserni Presidente ASAPS - è una cartina di tornasole che fornisce immediatamente l’andamento dei decessi sul territorio nazionale e questi nuovi tristi dati con 17 ciclisti morti a febbraio, ci preoccupano, perché avvenuti in un momento di mobilità ridotta. Un decesso ogni due giorni nei mesi più freddi, ci porta a pensare a cosa potrà accadere nei mesi più caldi. Proprio con le temperature più miti si sono contati 6 ciclisti morti, in tre giorni, tra il 23 e il 25 febbraio. Non ci stancheremo poi mai di dire che la pirateria non è stata sconfitta negli ultimi anni, anzi è tornata in modo preponderante, 6 casi su 31 mortali da inizio anno. Troppe fughe perché il veicolo è scoperto da assicurazione, oppure perché chi lo conduce è senza patente oppure perché è revocata o sospesa, o ancora perché in stato di ebbrezza o distratto dall’uso del cellulare.”
Redazione Diogene
lunedì 29 marzo 2021