Osservatorio Asaps sugli incidenti che coinvolgono i bambini.
Riceviamo dal presidente Giordano Biserni questo comunicato, che pubblichiamo integralmente.
Tra i tanti Osservatori di ASAPS, l’Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale, ce n’è uno che si occupa di incidenti veramente tragici: quelli che coinvolgono i bambini. Nonostante i lunghi periodi di lockdown il numero dei bambini che lo scorso anno ha perso la vita per incidenti stradali è molto alto. Ovviamente, come sempre, ne ha parlato solo l’ASAPS. Riceviamo dal presidente Giordano Biserni questo comunicato, che pubblichiamo integralmente.
INCIDENTI AI BAMBINI SULLE STRADE 2020
41 morti (28 maschi e 13 femmine), 1 in più rispetto al 2019, +2,5% 25 bambini erano trasportati in auto (61%), 4 sulla moto, 5 ciclisti e 7 a piedi. Da 0 a 5 anni la fascia più colpita con 16 vittime, 15 nella fascia da 6 a 10 anni, 10 decessi da 11 a 13 anni. Nel 2020 il dato della sinistrosità stradale mortale dei bambini da 0 a 13 anni, secondo l’Osservatorio ASAPS, rimane tragico con 41 piccole vittime, nonostante la limitazione della mobilità per lockdown e coprifuoco notturno in numerosi periodi dell’anno trascorso.
Sono state 41 le piccole vittime in 40 incidenti registrati dal più triste degli Osservatori dell’Associazione forlivese, 1in più rispetto alle 40 del 2019 (+2,5%) e 8 in meno del 2018 (-16,3%). Si tenga conto che l’Osservatorio ASAPS registra anche i decessi dei bambini morti investiti da mezzi agricoli (sono stati 2 nel 2020) e quelli avvenuti nei cortili travolti da genitori o parenti (4 casi). Fra le 41 piccole vittime 14 erano straniere o di origine straniera 34,1%. Nel 2019 erano state 8, pari al 20%.
Dei 41 bambini deceduti 28 erano maschi e 13 femmine. L’osservatorio nel 2020 ha registrato anche 3 bambini morti “prima di nascere” a causa di incidente stradale: tutti in gestanti decedute nell’incidente. Le piccole vittime erano state 40 nel 2017, 53 nel 2016, 42 nel 2015 e 65 nel 2014. L’Osservatorio il Centauro-ASAPS ha raccolto i dati dei soli eventi mortali attraverso le notizie delle agenzie di stampa e quelle raccolte dai propri 600 referenti sparsi sul territorio nazionale e comunicate alla sede di Forlì. Abbiamo anche registrato 39 incidenti con bambini feriti o decessi avvenuti nei pressi di una scuola o durante il percorso casa/scuola/casa (erano stati 78 nel 2019). In altri 2 incidenti sono rimasti coinvolti direttamente degli Scuolabus (erano stati 19 nel 2019). Si evidenzia in questo caso il netto calo degli incidenti stradali nei pressi delle scuole e col coinvolgimento di Scuolabus, ciò chiaramente è purtroppo “merito” dei lunghi periodi di chiusura degli istituti scolastici di ogni ordine e grado.
Delle 41 giovanissime vittime 25, pari al 61%, erano trasportate a bordo dei veicoli (24 nel 2019) e questo aspetto comunque ripropone drammaticamente il tema del fissaggio dei nostri piccoli sui seggiolini, con le modalità di sicurezza previste dal CdS. Non si conosce il dato di quante fra queste 25 vittime fossero regolarmente allacciate, anche se si può ritenere che una percentuale significativa non fosse trasportata a norma. In particolare nei casi di espulsione dall’abitacolo del mezzo dopo lo schianto. 4 bambini erano trasportati su una moto. 5 bambini sono stati travolti con la loro bicicletta. 7 bambini erano a piedi per strada. Ma quali sono le strade più a rischio per i piccoli? Il maggior numero di bambini, 20, ha perso la vita sulle strade statali e provinciali, 12 nelle strade urbane e 7 nelle autostrade. 2 decessi sono avvenuti in fondi o strade agricole. Fra le più giovani vittime della strada il numero più alto si conta nella fascia che va da 0 a 5 anni con 16 decessi, da 6 a 10 anni le piccole vittime sono state 15, e 10 invece nella fascia da 11 a 13 anni. In 3 incidenti mortali il conducente del veicolo coinvolto è risultato ubriaco. Il più alto numero di bambini morti sulle strade lo hanno fatto segnare la Lombardia con 7 vittime, l’Emilia-Romagna, il Lazio, la Puglia e la Toscana con 4. L’ASAPS insiste nel ricordare che ogni volta che un bambino perde la vita sulla strada, il colpevole è sempre un adulto. Ripetiamo, il nostro sogno è quello di mettere solo degli zero nelle caselle del nostro Osservatorio. Per questo l’Associazione continuerà con insistenza la sua campagna di informazione per tutelare i nostri bambini sulle strade facendo appello agli adulti perché li trasportino con il seggiolino secondo le regole e li rispettino con particolare prudenza quando li vedono sulla strada. Sostenete il nostro impegno su questo drammatico versante. (ASAPS).
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Giordano Biserni Presidente ASAPS
Redazione Diogene
lunedì 25 ottobre 2021