Il Comitato Unitario Vittime del Fango di Forlì interviene sulle ultime polemiche politiche
alla vigilia della manifestazione indetta per domani
Il Comitato Unitario Vittime del Fango di Forlì interviene sulle polemiche che si sono create negli ultimi giorni alla vigilia della “Manifestazione Generale delle Terre Alluvionate” che si terrà domani a Forlì.
Le parole del Comitato:
“Apprendiamo con sorpresa e anche un po’ di amarezza, dell’ennesimo incomprensibile e contradditorio comunicato della Lega, che pare non interessata agli inviti a collaborare che più volte abbiamo inviato a tutti i partiti del consiglio comunale loro compresi. Dal dopo alluvione, abbiamo inviato al Comune ed anche alla maggioranza circa una trentina di richieste e proposte che non sono ascoltate né dalla Lega né dagli altri partititi della maggioranza. Abbiamo chiesto di liquidare al più presto i cittadini delle donazioni ricevute, anche attraverso un censimento dei danneggiati e dei danni e alla convocazione di un tavolo permanente di concertazione con tutte le parti sociali per coordinare tutti gli interventi necessari. Abbiamo più volte invitato il Comune a riaprire una campagna di donazioni anche per alleggerire la condizione di cittadini e famiglie a fronte delle lentezze del Governo nel destinare le risorse. Abbiamo suggerito di affrettarsi nella costituzione di una Conferenza dei servizi per favorire il coordinamento degli interventi degli altri enti sul territorio e la comunicazione esterna ai cittadini di quanto si sta facendo. Abbiamo chiesto l’abbattimento delle tariffe acqua e luce per parte eccedente la media dei consumi nel periodo da metà maggio a fine ottobre per andare incontro alle famiglie alluvionate (richiesta recentemente accolta da una legge nazionale). Continuiamo a sostenere la necessità di nominare una task force del Comune per progettare i cambiamenti necessari a mettere in maggiore sicurezza idrogeologica il territorio ferito ed indebolito dall’alluvione. La Lega ha ricevuto tutte queste proposte e il consigliere Pompignoli a differenza di molti altri gruppi consigliari di maggioranza si è voluto confrontare con noi in un incontro a ciò dedicato, cui abbiamo dato immediata adesione, così come fatto con tutti gli esponenti politici che hanno chiesto di confrontarsi con noi. Per il resto il silenzio assoluto, se non lo strepitio e le scintille sulle presunte strumentalizzazioni.
Fin dall’inizio di questo percorso abbiamo accolto ogni aiuto offertoci, ed anche in occasione della manifestazione organizzata per domani abbiamo accolto l’aiuto di CGIL, in un’ottica sempre apartitica ma prendendo a base delle nostre decisioni i fatti dimostrati (ricordiamo che nel dopo alluvione questo sindacato ha organizzato un corposo nucleo di volontari i quali hanno indossato stivali e recuperato badili per aiutare chi è stato sopraffatto dall’alluvione).
Se invece di abbandonare ogni nostra richiesta alla CGIL, tutte le forze politiche ci avessero ascoltato o si fossero minimamente impegnate a dare un seguito ad alcune richieste di buon senso che abbiamo fatto, la manifestazione sarebbe stata organizzata anche con la sigla della Lega o degli altri partiti della maggioranza che rinfacciano la mancanza di pluralità. Abbiamo ribadito in ogni salsa, anche nel nostro statuto che non abbiamo colore partitico e non ci interessano coloro che come sepolcri imbiancati, nascondono la verità delle cose e dei comportamenti fattuali del Comitato Unitario Vittime del Fango con slogan e critiche a chi dopo aver perso nell’alluvione auto, case, ricordi e soprattutto persone care, oggi decide di scendere in piazza per i ritardi sui sostegni e sui lavori di messa in sicurezza del territorio. Anziché manifestare, dice la Lega, dovremmo essere disponibili a collaborare. Piuttosto che inventare strumentalizzazioni inesistenti il consigliere, Capo Gruppo in Consiglio Comunale della Lega Salvini Premier e Presidente della Commissione Bilancio della Regione, dovrebbe contribuire a risolvere i problemi dei cittadini e del territorio, stando dalla parte delle vittime del fango. Partecipiamo alla manifestazione per rispondere all’Appello per L’Appennino lanciato dai cittadini che sono stati vittime di migliaia di frane che hanno stravolto le nostre colline e del recente terremoto che ha provocato ingenti danni a piccoli borghi che oggi sembrano abbandonati ed irraggiungibili e di tutti i cittadini alluvionati che lo stanno domandando da tempo. Non una manifestazione contro il governo o l’amministrazione forlivese, ma un corteo pacifico e plurale per porre ulteriore attenzione alle tante richieste senza risposta ed inviate al Comune di Forlì, alla Regione, al Commissario Figliuolo ed a tutti gli enti interessati. Ci appelliamo, quindi a Pompignoli, alla Lega, a tutti i partiti ed a tutte le associazioni sindacali dei lavoratori e delle imprese perché partecipino a questa manifestazione, organizzata senza bandiere di alcuna parte politica. Vogliamo sollevare questioni che non possono essere rimandate proprio a partire dalle risorse che servono per le famiglie, le imprese e per la messa in sicurezza idrogeologica delle nostre vallate e delle città e che non hanno colore politico.
A oltre 5 mesi dell’alluvione non abbiamo ancora alcuna certezza sulle modalità ed i tempi dei rimborsi, promessi al 100%, anche questo pesa come un macigno sulla vita di tanti cittadini, imprese e famiglie romagnole che non sanno ancora come organizzare il loro futuro.
Anche per questo scendiamo in piazza, per ricordare ai politici le promesse fatte e per domandare a gran voce la messa in sicurezza del nostro territorio. “
Redazione Diogene
venerdì 13 ottobre 2023