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In ricordo dei partigiani Leo Gramellini e Remigio Saviotti

In ricordo dei partigiani Leo Gramellini e Remigio Saviotti

Sabato 20 aprile 2024, alle ore 11.00, presso il parcheggio della palestra del Polisportivo Buscherini, via Orceoli, Forlì, il Comitato di Quartiere Pianta, Ospedaletto, Coriano, in collaborazione con ANPI, Comitato provinciale di Forlì-Cesena, l'Auser e l'Amministrazione comunale, organizzerà una manifestazione in occasione dell'ottantesimo anniversario della morte dei partigiani Leo Gramellini e Remigio Saviotti. I due, originari del posto, sono ricordati da un piccolo monumento fatto erigere dall'ANPI di Forlì proprio di fronte alla struttura sportiva dove si svolgerà l'iniziativa.


 

All'incontro interverranno: Andrea Cintorino, assessore del Comune di Forlì, Lodovico Zanetti, presidente Anpi Forlì, Maria Luisa Bargossi, presidente AUSER Forlì, Alessandro Gasperini, coordinatore del Quartiere Pianta, Ospedaletto, Coriano. Gabriele Zelli racconterà della permanenza nel territorio forlivese, presso la canonica della Parrocchia di Pievequinta, del comandante partigiano Falco (Alberto Bardi) che ebbe fra i suoi uomini Leo Gramellini e Remigio Saviotti.Il gruppo musicale "L'Essenziale" eseguirà brani della Resistenza. 
Al termine della manifestazione si potrà gustare un piatto di tagliatelle (prenotazione obbligatoria al 3925795717).
Leo Gramellini, nato a Forlì,  il 26 gennaio 1925 da una famiglia di coloni, aderì fin da giovanissimo alle formazioni antifasciste e successivamente combatté nell'Ottava Brigata Garibaldi. Morì giovanissimo il 7 aprile 1944, all'età di 19 anni, in combattimento nella località Fragheto-Montecastello in Comune di Casteldieci (Provincia di Rimini), durante la vasta operazione di rastrellamento che coinvolse ampie zone dell'appennino marchigiano e forlivese. Nell'occasione la formazione partigiana al comando di Alberto Bardi (Falco) subì gravi perdite in considerazione del fatto che le operazioni militari dell'esercito tedesco e dei fascisti poterono contare su un numero rilevante di uomini ben equipaggiati e armati di mitragliatrici e mortai. Anche l'operaio Remigio Saviotti, nato a Forlì nel 1924, partigiano nella medesima formazione rimase ferito il 7 aprile 1944, sempre in seguito agli scontri che videro i partigiani tentare di sfuggire al rastrellamento citato, fu catturato e ucciso. 

 


Gabriele Zelli

mercoledì 17 aprile 2024

ARGOMENTI:     forlì partigiani storia