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Parco Silver Sirotti

Il luogo della memoria degli anni di piombo

Parco Silver Sirotti

Siamo in un periodo dell'anno caratterizzato dalla ricerca di luoghi turistici dove trascorrere un po' di meritato riposo. Per chi rimane in città i numerosi parchi possono essere una meta per godere un po' di refrigerio. Uno di questi racconta la recente storia italiana, quando il terrorismo infestò le nostre città. Si trova in via Ribolle, a Ca' Ossi.

. Il parco ha una forte valenza cittadina perché ricorda Silver Sirotti (1949 - 1974), che dopo il diploma all'ITIS "Marconi" trovò lavoro nelle Ferrovie dello Stato. Nella notte tra il 3 e il 4 agosto 1974 era in servizio come controllore sul rapido “Italicus”. Il convoglio fu oggetto di un attentato, poi rivendicato dal gruppo Ordine Nero, che provocò 12 morti e 44 feriti. L’esplosione avvenne poco dopo una galleria nei pressi della stazione di San Benedetto Val di Sambro. Sirotti, che non fu coinvolto dall'esplosione, si prodigò subito, armato di un estintore, per portare aiuto ai passeggeri della carrozza, che era in fiamme, dove era stato collocato l'esplosivo. Così venne descritto il suo operato da due agenti di polizia, testimoni oculari di quei drammatici momenti: «Improvvisamente il tunnel da cui doveva sbucare il treno si è illuminato a giorno, la montagna ha tremato, poi è arrivato un boato assordante. Il convoglio, per forza di inerzia, è arrivato fin davanti a noi. Le fiamme erano altissime e abbaglianti. Nella vettura incendiata c'era gente che si muoveva. Vedevamo le loro sagome e le loro espressioni terrorizzate, ma non potevamo fare niente poiché le lamiere esterne erano incandescenti. Dentro doveva già esserci una temperatura da forno crematorio. “Mettetevi in salvo”, abbiamo gridato, senza renderci conto che si trattava di un suggerimento ridicolo data la situazione. Qualcuno si è buttato dal finestrino con gli abiti in fiamme. Sembravano torce. Ritto al centro della vettura un ferroviere, la pelle nera cosparsa di orribili macchie rosse, cercava di spostare qualcosa. Sotto doveva esserci una persona impigliata. “Vieni via da lì”, gli abbiamo gridato, ma proprio in quel momento una vampata lo ha investito facendolo cadere accartocciato al suolo».

Assieme alla strage di piazza Fontana a Milano del 12/12/1969, alla strage di piazza della Loggia a Brescia del 28/5/1974 e alla strage alla stazione di Bologna del 2/8/1980, quello all’Italicus è considerato tra i più gravi attentati che ebbero luogo nel corso degli “anni di piombo”. 
Al centro dell’area verde di via Ribolle, un piccolo cippo posato a terra, voluto oltre venti anni fa da chi scrive, allora assessore del Comune di Forlì, riporta su una lapide le motivazioni della Medaglia d'Oro al Valor Civile alla memoria che nel 1975 venne conferita a Sirotti. Ogni anno, a partire dal 1987, anno in cui proposi al sindaco Giorgio Zanniboni di prevedere una cerimonia in ricordo di Silver Sirotti, la mattina del 4 agosto, le massime cariche cittadine si recano nel giardino di via Ribolle per commemorare il concittadino che immolò la propria vita per cercare di salvare quella di altri innocenti, vittime della follia del cosiddetto terrorismo “politico”.


Gabriele Zelli

mercoledì 24 luglio 2024

ARGOMENTI:     forlì storia