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E se questa estate andassimo a scoprire una Romagna insolita?

E se questa estate andassimo a scoprire una Romagna insolita?

Dire, fare, baciare, lettera e testamento. Non era così il gioco che si faceva da bambini?
E se usando un pizzico di fantasia lo cambiassimo in: Dire, Fare, Camminare, Scoprire e Incontrare?

 

In quattro e quattr’otto ci apriremmo a un universo di opportunità!
Attendiamo l’estate perché le giornate si allungano, godiamo di periodi di vacanza e tutto sembra un passo alla volta rallentare. Ognuno ha il suo modo di passare il tempo libero.
Io voglio darvi dei suggerimenti per fare in modo che anche restando qui in Romagna la nostra estate possa essere unica e rigenerante.

Parto subito con qualche ingrediente.

Prendete un territorio da esplorare, che accarezzi la vostra curiosità, la voglia di uscire e conoscere realtà nuove. Io scelgo la ROMAGNA. Poi cercate la vostra modalità di viaggio.
Che sia a piedi o in bicicletta, in natura o al mare, visitando musei o ricercando incontri insoliti.

Ora prendete una cartina o una mappa virtuale dell’area che avete scelto e piano piano ingrandite, selezionando una zona ben precisa che vorrete conoscere. La mia proposta per voi è questa: Viaggiare in Romagna attraverso progetti e realtà locali.

Si Mattia dici bene, ma se non conosco niente come faccio? Beh, devo dirti che ci sono tanti modi per cercare realtà locali.
Magari un giorno scriverò un articolo solo su questo oppure ci incontreremo a qualche escursione Scomfort Zone e te ne parlerò di persona.

Le nostre vallate

In questo articolo ti racconterò di realtà che si trovano sulle colline e montagne dell’entroterra romagnolo.
Questo per stimolarti a uscire dal tuo comfort, allacciare bene le scarpe e goderti le novità che questa vacanza differente potrà regalare. Val Marecchia, Valle del Savio, Vallata del Bidente, del Rabbi, del Montone o del Lamone; è vero che dagli anni’70 c’è stato un progressivo spopolamento di queste zone, ma è anche vero che qui vivono ancora persone appassionate molto legate alle tradizioni e molti giovani che hanno deciso di lasciare la città.

LE REALTA’ ARTIGIANE Parto subito con una delle categorie che preferisco. Esplorare attraverso botteghe artigiane è una forma di conoscere un territorio passando dalla storia alle persone che si mettono in gioco in queste attività. Faccio una premessa importante. Non ho alcun tipo di interesse economico o personale nel proporti una realtà piuttosto che un’altra. Oggi te ne presento alcune.
Se vorrai segnalarmene altre non devi fare altro che scrivermi su Instagram @scomfort.zone oppure a info@scomfortzone.com Partiamo?

Le tinture di PEROMATTO

Siamo a Santa Sofia, nel cuore della Valle del Bidente, una piccola cittadina ancora vivace che conserva con orgoglio le proprie tradizioni. Potresti andare ad esplorare Pietrapazza, oppure percorrere il sentiero del Partigiano Janosik o semplicemente rinfrescarti lungo il torrente che passa da Poggio alla Lastra. Ma al ritorno ti consiglio di passare a trovare Giulia e Antonio nella bottega di Peromatto. Santasofiese DOC lui e milanese lei, coppia sul lavoro come nella vita, hanno creato una stamperia artigianale dove manualmente imprimo su tela colori naturali estratti dalle piante così da creare composizioni uniche e sostenibili. Mi sono fermato da loro qualche volta al rientro da un’escursione e devo dire che è sempre molto piacevole e arricchente vederli all’opera. I testi di Montetiffi  Ora spostiamoci nelle colline attorno a Sogliano sul Rubicone.Il nostro “GPS di esperienze” ci porta a percorrere i 6 km dell’anello attorno alle cosiddette Marmitte dei Giganti. Si tratta di un canyon roccioso che il fiume ha scavato nel corso dei secoli creando insenature e avvallamenti. Parlare di mangiare mentre si cammina non fa testo, tranne che a Montetiffi, dove i testi si producono ancora. Andare a trovare Maurizio e la moglie Rossella vuol dire fare un vero e proprio tuffo nel passato. Montetiffi un tempo era la patria dei testi, ovvero delle teglie sopra le quali veniva cotta la piadina romagnola.
Ora l’unico artigiano che le produce è Maurizio, che ha scelto di abbandonare il posto fisso in ufficio per mantenere in vita l’attività svolta dal suocero. I testi vengono prodotti manualmente utilizzando l’argilla e le pietre sminuzzate che compongono la morfologia di questo territorio.

Avete capito cosa vuol dire viaggiare tra i luoghi e le persone che li abitano?

Il Parco dei Nativi Indiani  Quella che ti sto per presentare non è un’attività commerciale ma bensì un ideale. Qualche chilometro sopra Bagno di Romagna, a lato di Lago Lungo e del più conosciuto Lago Pontini, si trova il Parco Indiano Incontri Nativi. Una tribù indiana in Romagna? Non è proprio così. Troverai dei Tepee, le tende indiane come ce le immaginiamo. La differenza però è che qui non incontrerai nessun indiano ma bensì Meco, che ha scelto di vivere nel rispetto della natura e del suo sentire. Passare un pò di tempo chiacchierando insieme a lui è un’esperienze differente, che apre il cuore e dona un momento spensierato e di pace.
E’ possibile entrare dentro a queste tende, osservare i macramè, gli scacciapensieri e i simboli che richiamano ai “pellerossa”. Il mio consiglio, se vorrete, è di lasciare a fine visita un’offerta volontaria, che aiuterà di certo Meco e l’Associazione che ha creato a continuare a portare avanti il proprio sogno nativo.

I RIFUGI

Gli incontri si fanno non solo di passaggio, ma anche fermandosi, semplicemente stando. Ti suggerisco qualche realtà del territorio, sempre mantenendo il patto tra noi che non ho alcun interesse nel proporre un rifugio piuttosto che un altro!

Il Rifugio Villaneta

Un gruppo di ragazze e ragazzi del territorio, un’associazione e un bando a cui partecipare. E’ così che viene ridata vita al Rifugio Villaneta, un luogo storico che se potesse parlare racconterebbe di famiglie contadine, condivisione e tanto lavoro nei campi. Siamo in Campigna, una delle località più conosciute del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Villaneta è raggiungibile a piedi, una bella e accogliente casa in pietra adatta a gruppi e il piccolo bivacco Ragù, sempre aperto per dare ospitalità a viandanti di passaggio. In estate organizzano anche eventi: pranzi, concerti e letture all’aperto, un modo semplice ma autentico di incontrarsi in natura.

Il Rifugio Casa Ponte La Valle del Tramazzo sopra Tredozio ha un fascino tutto suo. Mi attira molto perché ospita dei guardiani, Faggi, Querce e Castagni secolari, testimoni di tempi antichi. Il Rifugio Casa Ponte si trova di fianco al lago artificiale Lago di Ponte. Questo Rifugio dopo aver cambiato diverse gestioni ha trovato slancio grazie a un gruppo di ragazzi che oltre ad ospitalità e piccola ristorazione, creano sempre un sacco di eventi all’aperto. L’alluvione e il terremoto li hanno messi a dura prova, bloccando più volte le vie di accesso al Rifugio. E’ anche per questo che noi, turisti in cerca di esperienze e incontri, li sosteniamo e li esortiamo a proseguire con grinta nel loro progetto. Siamo giunti alla fine del nostro piccolo viaggio nell’entroterra romagnolo.

Se ti è piaciuta questa modalità, la prossima volta ti porterò alla scoperta di nuove iniziative. Per partecipare ai Trekking in Romagna e ai Cammini in Italia di Scomfort Zone puoi seguirmi su Facebook, Instagram o su www.scomfortzone.com
Prossimi appuntamenti Scomfort Zone:
Canoa alla Diga di Ridracoli: 3 e 24 Agosto
Cammino della Via Flavia: 25-29 Settembre
Via Francigena Toscana: 12-13 Ottobre


Mattia Fiorentini

mercoledì 24 luglio 2024

ARGOMENTI:     escursioni romagna