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IL KIWI

Intervista a Loris Merendi, titolare dell’azienda agricola Cà Rossa nel comprensorio faentino.

IL KIWI

Il nostro viaggio nel mondo del kiwi oggi ci porta ad incontrare Loris Merendi ,titolare dell’azienda agricola Cà Rossa nel comprensorio faentino. Loris è un coltivatore di actinidia, molto preparato, e che ci ha concesso questa intervista.

 

-La coltura del kiwi è presente in Italia e in Romagna da quanto tempo?

I primi primi impianti di kiwi sono apparsi in Romagna negli anni 70 con varietà poi abbandonate come Bruno e Abot.  Alla fine, anni 70, inizi anni 80 si sono fatti i primi impianti di kiwi verde Haiward. A metà degli anni 80 si è avuto un forte incremento di impianti di kiwi, certamente favorito anche dai prezzi e dalle buone liquidazioni per gli agricoltori.  Grande sviluppo di questa specie la si è avuta anche nelle zone collinari quali: Marzeno, Modigliana, Sarna, Zattaglia e Brisighella.

-Inizialmente erano presenti impianti di kiwi verde, poi kiwi giallo, recentemente ha fatto capolino il rosso ,: come vedi gli scenari futuri?

Vedo scenari futuri per il kiwi con ottime prospettive per tutte le tipologie di colore. Certamente in questi ultimi anni la maggior parte dei nuovi impianti si è decisamente orientata sul giallo e sulle varietà a club. Il kiwi verde Haiward sta incontrando problematiche di produzione con un germogliamento a primavera molto scarso, accompagnato da una scarsa emissione di fiori, dovuto anche da un invecchiamento degli impianti. Questo ha determinato una diminuzione delle produzioni a livello nazionale con conseguente aumento dei prezzi.

Il kiwi rosso rappresenta la novità degli ultimi anni, sulla quale c' è ancora molto da scoprire dal punto di vista agronomico e varietale. Le varietà attualmente presenti assicurano comunque aspetti positivi in modo particolare per ciò che riguarda il sapore, che si distingue ulteriormente dal verde Haiward, ma anche dai gialli molto dolci. Da molti viene considerato ancor più buono e sicuramente potrebbe essere apprezzato maggiormente   dai consumatori.

-A livello agronomico sappiamo delle difficoltà delle aziende agricole nel superare il problema della PSA, della batteriosi del kiwi , credi sia  definitivamente superato ?

La Psa ha cambiato a livello agronomico e non solo la coltivazione del kiwi. Non è indubbiamente superato il problema della Psa. Il primo aspetto che va evidenziato è la tolleranza o meno delle varietà.  G3 al momento sembra essere la varietà più resistente, mentre le cultivar rosse sono le più sensibili. Di media resistenza Haiward e Jintao. Importante può essere nella fase di potatura intervenire dopo i tagli con apposite paste. Importante anche fare trattamenti quando si effettuano operazioni che provocano ferite alla pianta, Il sistema più efficace per difendersi dalla Psa sarebbero i teli antipioggia, perché l' acqua è indubbiamente l' elemento più importante per lo sviluppo della batteriosi.  Con i teli si mantiene la pianta asciutta e quindi si contrasta il proliferarsi della malattia.


Alessandro Paganini

lunedì 4 novembre 2024

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