Tre domande a Maurizio Gardini
Maurizio Gardini forlivese di 63 anni laureato in scienze agrarie, è un imprenditore agricolo. Dal 2013 è presidente nazionale di Confcooperative. L’anno scorso è stato eletto presidente della Fondazione della Cassa dei Risparmi di Forlì, una delle più importanti a livello nazionale, un punto di riferimento per il sostegno e lo sviluppo di progetti di carattere sociale, culturale ed economico del territorio.
Quali saranno le linee programmatiche del suo mandato?
Sono presidente da 8 mesi. I componenti del consiglio di amministrazione sono tutti nuovi e i componenti del consiglio generale sono nuovi per 14 componenti su 20. In pochi mesi abbiamo incontrato oltre 140 associazioni, tutti sindaci del territorio, l’Università, l’Azienda Sanitaria e quindi tutti gli stakeholder. Nel nostro mandato ci sarà una continuità con le azioni che la precedente governance aveva messo in atto a cominciare dalle grandi mostre. Ma poi un rapporto molto stretto con l'Università con cui abbiamo siglato assieme anche alla Regione, al Comune e ad altri interlocutori un importante protocollo per lo sviluppo di una Polo Tecnologico Aeronautico e Spaziale. Poi un importante lavoro con l’Azienda Usl per supportare e sostenere la Facoltà di Medicina che è un fiore all'occhiello della nostra fondazione. Inoltre stiamo cercando di sviluppare e di coordinare una progettualità per accreditare i nostri comuni soprattutto delle aree più periferiche e appenniniche all’interno della Strategia Nazionale per le Aree Interne verso cui saranno dirottati molti finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Quindi un programma con tanta carne al fuoco che cercheremo di cuocere nel modo migliore.
Come sarà la nuova mostra ospitata ai Musei San Domenico di Forlì “Maddalena. Il mistero e l’immagine”?
Sarà una mostra all’altezza delle aspettative. Abbiamo alzato il livello qualitativo. Devo ringraziare il vicepresidente Gianfranco Brunelli che è il curatore anche delle mostre passate per il grande lavoro fatto. Verranno esposte oltre 220 opere frutto anche di una importante collaborazione con i principali musei europei. La mostra è dedicata al mistero irrisolto della figura di Maria di Màgdala. Attendo attendo anch'io con grande interesse l'inaugurazione il 26 di marzo. Abbiamo leggermente posticipato l’apertura anche per consentire di uscire dalla situazione di maggiori ristrettezze e avviarci ad una maggiore normalità.
Com’è il rapporto tra la Fondazione e l’Università, il Polo Tecnologico Aeronautico e la Facoltà di Medicina?
Il rapporto è molto buono con il nuovo Rettore il Prof. Giovanni Molari ci siamo incontrati più volte. Abbiamo intenzione di dare continuità alle opere che sono state avviate alla Facoltà di Medicina ma abbiamo necessità anche di implementare il Polo Tecnologico Aeronautico e Spaziale. La ricerca sui satelliti, sui droni e anche sulla galleria del vento che sarà raddoppiata con un finanziamento della Regione. Vorremmo fare di Forlì una città di ricerca ma conseguentemente a questo cercare anche di attirare un partner che sappia poi industrializzare il tutto. Un traguardo molto ambizioso, ma per realizzare le cose significative bisogna pensare in grande e avere la determinazione di raggiungere gli obbiettivi.
Emanuele Bandini
lunedì 21 marzo 2022