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Tre domande a Marco Cortini

Un'intervista per scoprire robotica, automazione e l'uso dell'Intelligenza Artificiale.

Tre domande a Marco Cortini

Marco Cortini, forlivese di 48 anni, si occupa da oltre 25 anni di automazione industriale, con particolare attenzione alle celle robotizzate, avendo installato diverse centinaia di robot, e alle soluzioni tecnologiche innovative. Tra i precursori della robotica collaborativa, ha ottenuto il riconoscimento di Official Partner da importanti produttori di robot.

Nel corso della sua carriera, ha gestito progetti di automazione di varie dimensioni, incluse forniture superiori a 5 milioni di euro per multinazionali in diversi settori e località del mondo. Nel 2017, uno dei suoi progetti di robotica collaborativa è stato premiato da Electrolux a Stoccolma come miglior soluzione mondiale per innovazione nella categoria Kitchen Hot (elettrodomestici per la cottura). Nel 2024 ha fondato ArgoAi, un’azienda che punta a diventare un’eccellenza nazionale nel settore della robotica, con l’obiettivo di valorizzare il territorio forlivese e creare opportunità lavorative per i giovani laureati delle facoltà di Forlì e Cesena, spesso costretti a trasferirsi nel Nord Italia o all’estero per trovare lavoro.

Quali sono le tendenze più interessanti che stanno emergendo nel settore della robotica industriale oggi?

La robotica industriale sta vivendo una trasformazione epocale, trainata da innovazioni tecnologiche che ridefiniscono il lavoro e la produzione. Tra le novità più rilevanti spicca la robotica collaborativa (cobot), che permette a uomini e macchine di operare fianco a fianco in sicurezza. I cobot, ideali per svolgere compiti ripetitivi e gravosi, migliorano l’ergonomia nelle linee produttive e liberano i lavoratori da attività usuranti. Grazie alla crescente accessibilità, questa tecnologia si sta affermando anche nelle piccole e medie imprese, favorendo un aumento della produttività senza rivoluzionare i processi esistenti.

Come vedi l’evoluzione della robotica nei prossimi 5 anni, in particolare nel settore industriale?

Nei prossimi cinque anni, la robotica industriale sarà sempre più guidata dall’integrazione dell’intelligenza artificiale. I progressi nell’IA, soprattutto nella computer vision, stanno rendendo i robot più autonomi e adattabili, con applicazioni come il bin-picking e i controlli qualità avanzati. L’IA supporta anche la manutenzione predittiva, grazie a sensori che analizzano dati in tempo reale per prevenire guasti e ridurre i costi operativi. Questi sviluppi non solo miglioreranno l’efficienza delle grandi aziende, ma renderanno accessibili soluzioni scalabili e personalizzate anche alle piccole e medie imprese.

Quali sono le sfide principali e i vantaggi nell’adottare soluzioni robotiche nelle PMI rispetto alle grandi aziende?

La sfida principale per le imprese è il cambio di paradigma. Gli imprenditori che sapranno cogliere il cambiamento avranno strumenti per competere con i giganti, grazie a flessibilità e resilienza. Tecnologie come la robotica collaborativa e l’IA, ora accessibili anche alle PMI, valorizzano l’uomo, liberandolo per attività a maggior valore aggiunto. Per le aziende artigiane romagnole, questa è l’occasione per fondere tradizione e innovazione, creando un modello industriale che esalta il saper fare artigiano. Il futuro della manifattura è sempre più tecnologico, e parla romagnolo.

Foto creata con intelligenza artificiale


Emanuele Bandini

giovedì 6 febbraio 2025

ARGOMENTI:     tre domande a vetrina