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Tre domande a Gianni Drudi

Tre domande a Gianni Drudi

Gianni Drudi è un cantautore e produttore musicale, innanzitutto romagnolo e poi italiano! La sua carriera è iniziata a metà degli anni '80, quando ha cominciato a scrivere e produrre musica. Quest'anno celebra un traguardo straordinario: 40 anni di carriera nel mondo della musica.

Come descriveresti il tuo percorso musicale e cosa ti ha spinto a iniziare a fare musica?

“Ho iniziato a studiare musica all'età di 6-7 anni, scegliendo uno strumento che mio padre amava molto: la fisarmonica. Poi mi sono avvicinato alla chitarra e al pianoforte, per poi frequentare una scuola di canto. Il mio percorso musicale è stato variegato, spaziando tra diversi generi e stili di composizione. Inizialmente, le mie canzoni erano molto melodiche e romantiche, ma tutto è cambiato dopo il successo della canzone "La Pantera" nel 1987, che divenne sigla del "Giro Festival", un programma musicale in onda su Rai 3. Da lì, il mio stile si è evoluto e ha preso vita la mitica "Fiky Fiky". Pochi anni dopo, grazie alla collaborazione con la Gialappa’s Band e "Mai dire TV" su Italia 1, "Fiky Fiky" con lo stesso arrangiamento è diventata la hit dell’estate del 1992. Il momento più significativo della mia carriera musicale? Senza dubbio quell’estate del 1992, che è stata davvero magica! Avevo ben tre dischi in classifica, tra cui la "Fiky Fiky Compilation", che ha venduto oltre mezzo milione di copie tra cassetta, vinile e CD. In classifica c'era anche il singolo in vinile, con ben cinque versioni della stessa "Fiky Fiky". Inoltre, il mio album "C'è chi cucca, chi no!" con 12 tracce, tra cui due versioni di "Fiky Fiky", "Cuccala", "La Pantera" e "L'Uccello", è ancora oggi molto richiesto"!

La tua musica è spesso associata a un certo tipo di umorismo e irriverenza. Cosa rappresenta per te questa scelta stilistica?

“Negli anni '90, insieme a Luciano Beretta, già autore di brani per Celentano, abbiamo scritto tante canzoni, alcune ironiche e altre più serie. Le canzoni che meglio mi rappresentano sono raccolte nell'album Il Goliardico Drudi, con brani come "Tiramisù la banana col bacio", "Come è bello lavarsi", "L'Uccello", "L'Oroscópata" e tanti altri. In quegli anni sono nate anche canzoni di uno spessore diverso, come "Vestita di stracci", dedicata a mia figlia Giorgia, e "Gli anni di Cristo", che trovate nel doppio album Double Face di Gianni Drudi. Un altro momento importante è stato la canzone "Un'estate a Saint Tropez", cantata insieme a Bobby Solo”.

Quali sono i tuoi progetti futuri in particolare le novità per l’estate?

“Per la prossima estate, organizzeremo un tour con il format "Euforia 90", insieme al DJ Francesco Fontes e alle 4 ballerine Top 90 Animazione. Ci divertiremo a far ballare tutta l'Italia con le hit più famose degli anni '90! Inoltre, con la mia band, porteremo la musica dal vivo in diverse piazze dei piccoli paesi e anche sulle spiagge italiane, regalando emozioni e un po’ di nostalgia a tutti! Le mie performance live sono sempre diverse, anche perchè cambio spesso regione e pubblico. Alterno generi, dai balli di gruppo come "Il ballo del pinguino" e "Dogy Dance" a brani come "El Chiringuito" e "Boro Boro" con i Los Locos. Non mancano anche cover di grandi cantautori come Rino Gaetano, Battisti, De Gregori e Lucio Dalla”.


Emanuele Bandini

martedì 25 marzo 2025