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Il risultato stavolta era importante, sia per recuperare fiducia dopo il mezzo passo falso interno con i Tigers e la netta sconfitta di Asiago, sia perchè ospite al Palaribolle era il CUS Verona, con gli stessi punti in classifica dei romagnoli e alla ricerca del primo successo fuori casa.

 

Non era certo una partita facile; il campo di Asiago è storicamente ostico, e la formazione dell’altopiano,
reduce dalla vittoria della supercoppa, e sicura protagonista per lo scudetto, si presentava in campo al gran
completo, mentre Forlì lamentava l’assenza dei due esperti Facchinetti e Ballarin.

 

Si prospettava come una trasferta delicata per i romagnoli, che arrivavano alla quinta di campionato dopo 3
sconfitte consecutive, e andavano ad affrontare gli Old Style Torre Pellice, squadra ancora a zero punti in
classifica e assetata di vittorie.

 

L’hockey in line arriva in Italia a metà degli anni ’90, sulla scia dei "Rollerblade", i primi pattini con ruote in linea. Negli Stati Uniti, questi pattini vengono utilizzati dai giocatori di hockey su ghiaccio per allenarsi durante l’estate, quando le piste invernali sono chiuse. Assieme ai pattini e alle protezioni, cominciano quindi a circolare anche i primi accessori per questo nuovo sport. A Forlì, il punto di riferimento degli appassionati dei Rollerblade è il "Lunatic Asylum" di via dei Filergiti, dove prende forma la prima squadra di hockey in line. Gli allenamenti iniziano nei parcheggi e sulle piste all’aperto, dove, tra divertimento e aggregazione, nasce la prima squadra del Forlì.

Dopo la difficile trasferta di Vicenza, un’altra “mission impossible” attendeva i giovani War Pigs; ospite a Forlì era infatti il Quanta Milano, vincitore degli scudetti degli ultimi anni e futuro finalista della supercoppa italiana sabato prossimo proprio a Forlì.

L’anno scorso Forlì era riuscita nell’impresa di rifilare l’unica sconfitta alla squadra che aveva dominato la serie B, col chiaro obiettivo di tornare subito in serie A.  Quest’anno i veneti hanno ulteriormente rinforzato la rosa, puntando chiaramente al titolo, con l’aggiunta di altri atleti di livello nazionale e addirittura tre stranieri.


 

C’era molta attesa per la “prima” in serie A della Libertas Hockey; disputare la massima serie mantenendo
il roster del campionato di B dello scorso anno, composto in larga parte da under20, e affidarlo ad un nuovo
allenatore era una scommessa non da poco. Per ora si può dire che la “cura Rigoni” stia dando i primi
frutti; i ragazzi del coach di Asiago, soprattutto i più giovani, sono infatti scesi in campo con una
determinazione e fiducia che non si era vista spesso in passato.

 

Parte il campionato di serie A di Hockey inline, e quest’anno una delle protagoniste sarà la Libertas Forlì.

Sfuma il sogno, ma mai come in questa occasione era giusto sognare. Perché quello che ha fatto la Libertas
Hockey Forlì quest’anno è molto di più di quanto ci si aspettasse, oltretutto con una squadra composta per
più di metà squadra da under 20 che in campo sono spesso risultati determinanti contro avversari ben più
esperti e blasonati.

 

Una vera e propria impresa; non si può definire diversamente la vittoria di Forlì sulla super-corazzata
Vicenza, che finora aveva letteralmente ammazzato campionato e coppa Italia di serie B, 20 vittorie su
altrettanti incontri disputati, spesso con risultati molto larghi, e forse non serve ricordare che si tratta della
squadra che l’anno scorso ha visto il campionato di serie A.

 

Dopo tre partite e uno spareggio giocato all’ultimo respiro la Libertas Hockey guadagna la possibilità di
giocarsi l’ammissione alla serie A; Viareggio cede al terzo incontro al Palaribolle dopo aver vinto il secondo
atto in casa.

 

Partita ad armi pari, in cui la Libertas subisce qualche episodio sfortunato in più ma, soprattutto nel
secondo tempo, gioca ad armi pari con i veneti