Cominciamo chiudendo gli occhi e cercando di ricordare istinti, abitudini e giochi della nostra infanzia, ma non solo quella innocente e scanzonata, anche quella crudele, piena di paure, di prepotenze, e soprattutto di fantasie senza limiti, anche quelle più sbagliate. Un tema che da sempre mi affascina ed accompagna il mio iter registico: il gioco, l’infanzia e la magia, giungendo a quella massima del teatro, dove anche un palcoscenico vuoto può diventare un’affollata città.