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toponomastica: articoli e news

Notizie su: toponomastica

Bellissimo toponimo, oscuro e discusso. La leggenda racconta che Mercuriale e Ruffillo, vescovi di Forlì e Forlimpopoli, sconfissero un terribile drago che si aggirava nelle campagne al confine dei due fori. Il drago simboleggia l’eresia, ma anche l’acqua, la palude. Ed è questa seconda interpretazione che maggiormente ci interessa, poiché i due futuri santi protettori imprigionarono la bestia in un pozzo. Si tratta di una bonifica.

8 marzo 2021

Diversi cittadini mi hanno chiesto di raccontare nuovamente la storia della fontana un tempo collocata nel piazzale antistante la Stazione ferroviaria di Forlì.
 

11 febbraio 2021

Via Della Croce si trova nel quartiere Ronco ed è l’ultima traversa del tratto forlivese della via Emilia. Sui registri toponomastici del Comune di Forlì leggiamo: Già vicinale della Croce. Dall’esistenza di una croce sulla strada. Nulla sulla di più. Quell’insegna metallica un po’ malandata, ma ancora ben infissa nella carreggiata, ci incuriosisce ogni volta che percorriamo il viale Roma verso Cesena.

10 dicembre 2020

Da cosa deriva il nome della nostra terra, il nome di quella Romagna entro la quale Forlì estende i territori di capoluogo di provincia? Chiediamolo ad Antonio Polloni, l’illustre autore del volume Toponomastica Romagnola: Romagna – dal latino tardo: (terra) Romania o “terra dei Romani” e più propriamente “domini dei Bizantini” in contrapposizione a Longobardia “terra dei Longobardi” (Lombardia).

21 settembre 2020

Quando la routine s’interrompe per incontrare la cultura, significa che qualcosa d’interessante è stato fatto. I forlivesi l’hanno fatto. Sulla rotatoria di Porta San Pietro hanno collocato due pezzi di archeologia industriale che raccontano una pagina del loro passato; per ricordare che in quella zona, nelle vicinanze della prima stazione ferroviaria di via Monte Santo, dopo l’unità d’Italia nacque la prima area industriale forlivese. Oltre all’interessante impatto estetico, la ruota dentata e l’ingranaggio offrono la traccia di una significativa storia italiana. Si tratta di meccanismi che componevano un tornio frontale utilizzato dalle Officine di Forlì per la lavorazione delle flange.

7 settembre 2020

Della Libertà: nome attribuito al viale in contrapposizione alle precedenti denominazioni. Libertà: facoltà di vivere liberamente, di lavorare, di agire, di professare una religione.

Il viale venne costruito nel 1927 su disegno degli ingegneri Luigi Donzelli e Pietro Marconi. Lungo i lati e nei pressi della Stazione- racconta l’allineato Ettore Casadei sulla sua guida del 1928 - dovranno sorgere nuovi ed eleganti edifici che daranno un’impronta di modernità al nostro paese. Forlì - continua Casadei - volle giustamente dedicare questo magnifico viale al suo Grande Figlio Benito Mussolini, Duce del Fascismo e capo del Governo Nazionale. In origine fu quindi chiamato viale Benito Mussolini.

31 agosto 2020

Le ipotesi classiche sulla nascita del bellissimo toponimo Valverde sono numerose e suggestive ma alquanto improbabili. Sono fondamentalmente legate ad un luogo antico e lussureggiante, ma ipotetico, rimasto nella memoria dei forlivesi. Esaminiamone alcune.

- Nel quartiere Ravaldino, alla base del torrione dell’acquedotto, troviamo una delle quote più alte della città. Ai piedi di quella “collinetta” incontriamo via Valverde. Ecco quindi una facile ipotesi sull’origine del toponimo: un’area rigogliosa alla base di un percettibile rilievo. Un’ipotesi che non trova il consenso di chi scrive queste righe.

- La valle verde potrebbe essere la vecchia golena del fiume che anticamente si spingeva verso l’attuale piazza Saffi seguendo idealmente l’attuale via Caterina Sforza.

13 luglio 2020

Nel precedente articolo dedicato alla chiesa di San Pietro in Arco o della Madonna della Rovere ho riportato gli studi effettuati sull'edificio da Pietro Reggiani (1880 - 1955). Siccome questo illustre forlivese viene ricordato sempre meno, è d'obbligo fornire qualche informazione su di lui.

30 giugno 2020

Per la bellezza dei luoghi e per la facilità del percorso consiglio a tutti coloro che abitualmente si dedicano all'attività motoria, sia a piedi, sia in bicicletta (meglio una mountain bike), di frequentare più assiduamente le zone attorno alle località Ladino, Rovere e Terra del Sole. 
Naturalmente il percorso di circa sei chilometri potrà essere diviso in più tappe in base alle proprie esigenze.  
Racconterò poco delle caratteristiche tecniche di questi percorsi perché sono già illustrate nei siti online appositamente dedicati e sul posto ci sono le dovute indicazioni. Cercherò invece di dare informazioni di carattere culturale, storico, sociale e naturalistico a partire dal significato del toponimo Ladino e dall'esistenza di un castello a partire dal IX secolo. 
 

22 giugno 2020

Dopo aver percorso la via Maglianella si arriva di fronte alla chiesa dei Santi Marco e Michele di Magliano, una costruzione senza particolari architettonici di pregio ma di discreta fattura. Di sicuro non si può non rimanere colpiti dalla sequenza di tigli collocati a margine del piazzale del luogo di culto che fungono da separazione con i vigneti circostanti. I tigli sono maestosi tanto quanto quelli del vicino podere "Valle", anche se più "giovani" non essendo ancora stati presi in considerazione per essere classificati fra gli alberi da tutelare in base alle disposizioni di legge locale e nazionale. Sono comunque tutelati dalle norme che disciplinano il Piano Regolatore generale del Comune di Forlì e il Regolamento che disciplina il verde. 
 

19 maggio 2020

Per comprendere le scelte che stanno dietro alla decisione di realizzare il Parco Incontro e il Parco delle Stagioni, oggetto di questa nuova puntata sulle aree verdi forlivesi, occorre raccontare l'evoluzione del contesto urbano delle zone ove si trovano. 

Agli inizi del secolo scorso chi usciva dalla città di Forlì superando porta Ravaldino e le mura cittadine (sono state demolite nel 1905) si immergeva immediatamente nella campagna, una sterminata distesa di campi fino ai piedi della collina di Castiglione, Massa, San Lorenzo in Noceto, Collina, Rocca delle Caminate.

20 settembre 2019