FORMULA 1 HISTORIC
Ovvero come far rivivere il passato
Con il passare del tempo sempre di più, almeno sino a quando non è arrivata la pandemia di COVID-19, erano in crescita le competizioni relative ad auto storiche, una passione certamente non proprio economica ed accessibile a tutti ma che consentiva ad appassionati possessori di vetture d’epoca da competizione di riportare le stesse su quelle piste che le avevano viste gareggiare in epoche più o meno lontane.
Al pari della sua pronipote attuale, che rappresenta la massima espressione delle vetture da competizione a ruote scoperte, la Formula 1 d’epoca rappresenta quanto di più prestigioso, di più affascinante, di più altamente spettacolare, di più iconico che gli appassionati di motor sport a quattro ruote possano immaginare.
Se poi ad una manifestazione di questo tipo si accoppia il circuito di Montecarlo, si ottiene un connubio, a livello storico e sportivo, praticamente ideale e perfetto; le strade del Principato, sulle quali a tutt’oggi si corre il Gran Premio di Formula 1, seppur oggettivamente anacronistico e completamente avulso da qualsiasi parametro di sicurezza e reale competizione, sono di fatto quelle sulle quali si correva lo stesso Gran Premio un secolo fa.
Le poche, irrilevanti, modifiche apportate nel corso del tempo non hanno cambiato la configurazione di un “tracciato” cittadino incastrato tra case, il Casinò, il porto, strade che tutti i giorni vengono percorse nella normalità della vita quotidiana, mantenendo nel contempo il fascino di quel tracciato, ultima eredità di quelle piste sulle quale decenni or sono piloti entrati nella storia si giocavano i campionati mondiali.
Il Monaco Grand Prix Historique giunge quest’anno alla sua 13^ edizione, e riporta ancora una volta sulle strade del Principato quelle vetture che ci hanno corso nel passato, vetture che datano dal 1920 al 1980, facendo per un weekend rivivere la storia dell’automobilismo in uno dei circuiti più iconici.
Pur se si tratta di una gara nessuno, a parte ovviamente i partecipanti, si preoccupa del risultato finale, dando priorità, quello sì, al lato agonistico nella sua concezione generale, laddove il fatto primario consiste nel rivivere il passato agonistico come concetto a se stante, come un flashback, come un viaggio a ritroso nel tempo nel quale i ricordi prendono vita e si trasformano in emozioni reali.
Come sempre, anche quest’anno ci si attende, lato piloti, un “parterre de rois” di assoluto rilievo e di grande attrattiva, una ragione in più che porterà a rivivere questo passato; in attesa della conferma delle starting list la speranza è di rivedere, accanto alla consueta e nutrita schiera di gentlemen (e ladies) drivers, ex piloti di grande blasone quali Jean Alesi, René Arnoux, Alex Caffi, Giovanni Lavaggi, Pastor Maldonando, Marco Werner ed Alain Ferté, “magnifici sette” visti in pista lo scorso anno, e non solo per fare passerella.
Foto Marco Ferrero
Marco Ferrero
martedì 22 febbraio 2022