Milan, sarà ancora Fatal Verona?
La deposizione del duello infinito
Il campionato di Serie A, oggi come in passato, offre spunti interessanti e coincidenze storiche non indifferenti. A questo proposito, l’occhio cade inevitabilmente sul rush finale che vede coinvolte Inter e Milan: sono 77 i punti dei rossoneri, che se contrapposti ai 75 della Beneamata e alle restanti tre partite del girone di ritorno, tutto suggeriscono fuorché ribaltoni eclatanti.
C’è un però: i diavoli di Stefano Pioli, domenica 8 maggio, affronteranno l’Hellas Verona allo stadio Marcantonio Bentegodi, già noto alla storia come il teatro della “fatal Verona“. Sono ben due, infatti, gli episodi passati e capaci di evocare ansie irrefrenabili al tifo rossonero.
20 maggio 1973: tracollo Milan, scudetto polverizzato
Ultima gara del campionato, stagione sportiva 1972-73. Il Milan di Nereo Rocco e Gianni Rivera, quattro giorni dopo aver conquistato la Coppa delle Coppe contro il Leeds, si accinge ad affrontare il Verona con un punto di vantaggio su Juventus e Lazio, dirette concorrenti per il titolo iridato. Nonostante un Bentegodi festante e apparecchiato per il decimo scudetto rossonero, però, il direttore di gara Concetto Lo Bello fischierà la fine del primo tempo sul punteggio di 3-1 per i padroni di casa. A nulla serviranno le due reti milaniste nel secondo tempo, utili solo ad accompagnare il 5-3 finale che regalerà lo scudetto alla Juventus di Cuccureddu, capace di siglare il 2-1 all’Olimpico contro la Roma di Trebiciani, al minuto ’87. I laziali, per completezza, crolleranno contro il Napoli di Oscar Damiani, peraltro autore del goal-partita.
22 aprile 1990: 17 anni dopo, il fato riavvolge Verona
Penultima giornata di campionato, diciassette anni dopo l’ultima volta. Napoli e Milan raggiungono la fatidica data a parità di punti, con un Verona intento ad acciuffare la vittoria per aggrapparsi alla salvezza. Marco Simone batterà subito un novello Angelo Peruzzi, prima di assistere al tracollo nervoso dei suoi e di mister Arrigo Sacchi, allontanato dal campo dopo aver reclamato due rigori non concessi.
Il direttore Rosario Lo Bello, figlio del già citato Concetto, sarà molto impegnato durante la gara, che dopo il pareggio di Sotomayor vedrà nervi e schemi rossoneri saltare senza alcun ritegno. A questo proposito, fanno capolino il doppio giallo a Rijkaard e il rosso diretto assegnato a Van Basten, che getterà la maglia al suolo in segno di stizza. La partita viene decisa da Pellegrini che, poco prima dell’espulsione di Costacurta, segna il goal del 2-1 al minuto ’89, consegnando di fatto lo scudetto alla formazione partenopea.
Mattia Siboni
giovedì 5 maggio 2022