Martino
Forlì è nelle tue mani
Il sogno promozione si è infranto all’ultimo passaggio e oggi l’amarezza in casa Forlì non può che essere grandissima. Tuttavia se l’Unieuro ha potuto accarezzarlo questo sogno, buona parte del merito è di coach Antimo Martino.
Giunto sotto San Mercuriale dopo la delusione della retrocessione con la Fortitudo Bologna, ereditata peraltro dal dimissionario Jasmin Repesa, il tecnico molisano aveva voglia di rivincita e di un progetto solido da costruire da zero e con le proprie mani.
La Pallacanestro Forlì 2.015 gli ha offerto tutto questo, permettendogli di scegliere gli uomini coi quali costruire la rinascita sua e dell’intera società, anch’essa reduce da una stagione deludente.
E quando Martino ha potuto scegliersi gli uomini, ha sempre fatto bene. Ne sanno qualcosa a Ravenna, dove nel 2017 giunse fino alla semifinale promozione contro la Virtus Bologna con una squadra che non era certo tra le favorite.
A proposito, come ogni rivalità che si rispetti, tanto a Forlì quanto a Ravenna, all’inizio non era stata vista di buon occhio la scelta di Martino di sedere sulla panchina dell’Unieuro. Col tempo i rivali e i detrattori hanno dovuto farsene una ragione e soprattutto a Forlì la scelta ha trovato modo di essere apprezzata poiché il tecnico ha sottratto proprio ai rivali due pezzi da novanta come Cinciarini e Gazzotti.
Costruito un roster solido, con una panchina affidabile e riuscendo a convincere due americani abituati ai palcoscenici maggiori a scendere di categoria, Martino ha potuto plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza puntando sulla compattezza del gruppo e sulla solidità difensiva.
Sono questi infatti i marchi di fabbrica delle formazioni allenate dal tecnico molisano. Squadre che mettono tanta sabbia negli ingranaggi delle avversarie e che sanno giocare d’insieme.
Ne è venuta fuori una stagione costellata di vittorie (oltre il 79% delle partite giocate) e di soddisfazioni. Forlì ha saputo fare gruppo, giocare bene e divertire, facendo crescere l’amore dei tifosi.
Un amore percepito fortemente durante l’ultimo time out di gara tre a Cremona. A partita ormai decisa in favore dei lombardi, il tecnico ha chiamato un minuto di sospensione nel quale la squadra si è unita in un abbraccio collettivo con l’intero staff. Un gesto fatto per ringraziare il gruppo di averci provato fino all’ultimo e un modo per permettere ai giocatori di ricevere l’ultimo saluto della stagione.
E agli applausi dei supporters forlivesi si sono uniti quelli della sponda cremonese, forse il segnale più forte del rispetto che Martino e i suoi ragazzi si sono guadagnati sul campo.
Foto Fabio Casadei
Stefano Pece
mercoledì 28 giugno 2023