Una Ferrari a Le Mans
La Ferrari torna a Le Mans vincendo. Esattamente 50 anni dopo la sua ultima apparizione sul circuito della Sarthe. Una vittoria in grado di fare storia oltre i confini delle gare Endurance, la decima per il Cavallino nella 24 Ore più famosa al mondo. Qualcosa capace di riaccendere la passione sopita del popolo Rosso, dopo le troppe gioie negate in Formula 1 di questi ultimi anni.
Una vittoria dai contenuti tecnico-umani semplicemente straordinari. L’annuncio al mondo a marzo 2021 di voler tornare a correre nella gara che aveva reso la Ferrari mito nel mondo, dai tempi di Chinetti (più di 23 ore alla guida…) e quella prima vittoria nel giugno del ’49. Da quel giorno, qualsiasi pilota voleva una Ferrari per correre. La macchina race in cui identificarsi, come la magnifica 499P. A luglio 2022 mette per la prima volta le ruote in pista sul circuito di Fiorano. Dopo nemmeno dodici mesi vincente a Le Mans. L’assioma che identifica. Se il Cavallino Rampante di Francesco Baracca é diventato il marchio di automobili più famoso al mondo, un motivo concreto da qualche parte nell’aria ci dovrà pur essere. E continua a esserci. Il sogno non si è fatto carne ma è diventato un destriero di metallo potente veloce. La 499P non è solo una macchina da corsa nata per le gare di durata. È opera d’arte in movimento, come lo fu prima di lei nel ’67a Daytona la 330P4. Opere veloci e vincenti. Oggetti unici figli della migliore volontà possibile, e forse di una memoria che vuole continuare a essere emozionante emozione negli intenti del suo fondatore: Enzo Ferrari. Date a un bambino un foglio di carta e dei colori e chiedetegli di disegnare un’automobile, sicuramente la farà rossa. Nessun altro fatto, potrebbe testimoniare maggiormente un senso di appartenenza a un mondo e una famiglia da corsa. Ferrari, la “Nazionale Rossa”. Dal giorno in cui questo colore identificava le auto da corsa costruite in Italia, rimanendo infine per caratterizzare inequivocabilmente le sole vetture da competizione realizzate a Maranello.Quella Ferrari tornata a vincere a Le Mans,guidata da Antonello Coletta. Uomini come noi, ma dotati di un innato senso del miracolo (sportivo) e della perseveranza. Piloti come Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi.
Gente che in F1 non ha mai trovato spazio, ma che a Le Mans ha saputo vincere trascorrendo un intero giorno alla guida, sul filo dei 200 di media.
Gente così. Piloti speciali per una macchina speciale.
499P.
La perfetta rapsodia. Come stessimo parlando di un americano a Parigi.
No, molto meglio.
Una Ferrari a Le Mans.
Foto Pino Colacicco
Emiliano Tozzi
mercoledì 28 giugno 2023