MONTECARLO F1 HISTORIC, UNO SGUARDO NEL PASSATO.
Un periodo che, romanticamente, viene voglia di rivedere
Come noto, il Montecarlo F1 Historic Grand Prix propone in pista vetture che coprono un arco temporale che risale sino ad un secolo fa, per giungere sino al 1985, uno degli anni nei quali la caratterizzazione delle monoposto di Formula 1 ha raggiunto il suo massimo sviluppo, di fatto la storia dell’automobilismo sportivo con una macro suddivisione dei periodi e di quanto si sia visto negli stessi.
La parte più romantica e nostalgica della manifestazione, e per certi versi quella che suscita la maggiore ammirazione, può farsi risalire dagli anni ’20 a quelli ’60, dove l’automobilismo sportivo era per certi versi pionieristico; basti pensare all’abbigliamento che nel periodo antecedente il secondo conflitto mondiale i piloti utilizzavano.
Una cuffietta in pelle in testa, una maglietta addosso, un paio di guanti e di occhialini che oggi forse neppure I ciclisti utilizzano, ma soprattutto nessun livello di protezione: cinture di sicurezza, caschi integrali, tute ignifughe, serbatoi antifiamma, Halo, solo per citare qualche esempio, elementi che oggi sono imprescindibili, non erano ancora neppure stati concepiti.
Per non parlare della sicurezza delle piste; I tracciati erano per lo più stradali (come la Targa Florio) o cittadini, spesso e volentieri non asfaltati, senza nessuna protezione ai lati, ed un’uscita di pista voleva dire finire tra le piante (come Jim Clark) od in mezzo agli spettatori (ricordiamo I tristi episodi di Le Mans del 1955 o Von Trips a Monza nel 1961).
Un periodo che, romanticamente, viene voglia di rivedere come lo si poteva vedere allora, con le immagini in bianco e nero, le uniche a quel tempo disponibili, nella loro dimensione e nel loro contesto, le uniche che per un attimo possono riportare indietro nel tempo chi oggi ha qualche capello bianco (e qualche anno) in più, le uniche che possono pienamente rendere merito ed onore a quel periodo dell’automobilismo sportivo I cui protagonisti potrebbero essere definiti Caval..ieri del rischio.
A tal fine si propone una piccola carrellata fotografica di quanto l’evento monegasco ha sauto proporre, certamente non esaustiva, nella modalità con la quale la si sarebbe potuta apprezzare a quel tempo, con il vantaggio dell’evoluzione fotografica che può garantire immagini di qualità superiore a quella di un, od anche solo mezzo, secolo fa.
Foto di Marco Ferrero
Marco Ferrero
sabato 11 maggio 2024