Di solito non scrivo. Mi limito a fare foto, le passo alla redazione e poi ci pensano i miei 5 giornalisti a realizzare gli articoli. A ognuno il suo compito. Spesso racconto loro le emozioni vissute agli eventi, i fatti che vedo coi miei occhi. Ma ho pur sempre una tessera O.N.d.G. e questa volta, invece di dare informazioni a chi è sicuramente più bravo di me, scrivo io. Perché quando si è in un paddock e ti capita di incontrare e parlare con un pilota di F1, giovane, umile, sveglio e preparato come Ollie, viene poi voglia di raccontare quello che si è vissuto.