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Cesena, lo show è appena iniziato.

Ma dove ci porterà?

Cesena, lo show è appena iniziato.

Il Cavalluccio, durante le sue prime apparizioni, ha archiviato gare davvero convincenti, complici del buon lavoro di Mignani e delle ambizioni della proprietà statunitense. 

Stiamo assistendo a prove frizzanti, stilisticamente appaganti e che suggeriscono un futuro più che roseo. Il Cesena di Michele Mignani, accorso in Romagna dopo la breve esperienza palermitana, testimonia fedelmente quanto appena scritto. Negli occhi dei bianconeri, infatti, c’è già tutto: grinta, fame e voglia di mostrare il proprio peso specifico. A palesare ogni intento, i primi match della stagione 2024-2025, iniziando dalla prova contro l’Hellas Verona valida per il turno di Coppa Italia. Il Cavalluccio, in quell’occasione, ha saputo portare a casa una vittoria sensazionale quanto inattesa, complice del buon operato messo in campo dall’area tecnica e utile a misurare l’ambizione di un underdog della B che forse sta già programmando un raffinato e silente cambio d’abito. Ma quali sono gli interpreti che più enfatizzano il calcio del nuovo mister? Senz’altro, Marco Curto e Prestia, grazie alla loro composta solidità difensiva, Simone Bastoni e Tommaso Berti, dotati di pragmatismo, spunti e fantasia senza freni e la coppia offensiva formata da Cristian Shpendi e Augustus Kargbo, vere punte di diamante capaci di finalizzare, cooperare e diffondere provvidenziali ripartenze utili a pungere ogni retroguardia possibile e immaginabile. Sarebbe riduttivo non citare anche Daniele Donnarumma, velocista dotato di ottimi guizzi individuali e in grado di amplificare l’idea tattica dell’allenatore genovese. Impressa, tra l’altro, anche nell’ottima prova di Sassuolo, valida per la seconda giornata di Serie B. Il risultato, in questo caso, non ha premiato l’ottimo calcio proposto dai bianconeri, usciti da Reggio Emilia con un punteggio di 2-1 in favore dei padroni di casa e comunque idonei alla proiezione dei propri sogni verso lidi più che incoraggianti. Vuoi per il 63% di possesso palla, per i 23 tiri verso la porta avversaria o per la lucidità messa al servizio del pubblico, il Cesena non ha minimamente sfigurato contro una tra le neo-retrocesse più pericolose del nuovo campionato. Lo stesso principio, accompagnato invece dai 3 punti e contro una neo-promossa arcinota al nostro passato, è applicabile alla sfida contro la Carrarese, che ha visto gli uomini del Manuzzi interpretare una gara sensazionale condita da letture, inserimenti e audacia fuori da ogni confine. Discorso speculare al cospetto del Catanzaro, annichilito sul punteggio di 2-0 e sedato dalla performance monstre del solito Kargbo. Poco importa non aver archiviato un risultato utile in quel di La Spezia o non capitalizzare il 100% della bellezza che metteremo in mostra: le vibrazioni si fanno sentire e suggeriscono dinamiche più che gradevoli. Attendiamo, dunque. E godiamoci questo viaggio alla scoperta della nostra vera identità.

Foto Fabio Casadei


Mattia Siboni

venerdì 20 settembre 2024

ARGOMENTI:     calcio cesena sport