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BASKET A2: A METÀ STRADA L’UNIEURO SI È SMARRITA

ORA SERVE CHIAREZZA PER NON PERDERE LA ROTTA

BASKET A2: A METÀ STRADA L’UNIEURO SI È SMARRITA

L’Unieuro si è smarrita a metà strada. Saprà ritrovarsi e, soprattutto, saprà dare un’impronta e un senso preciso a una stagione nata probabilmente sotto una cattiva stella, ma ancora troppo lunga per scivolare in un grigio anonimato? È quanto dovrà dire il mese di febbraio dopo un inizio di 2005 scioccante, nel quale la squadra forlivese allenata da Antimo Martino è passata dal cullare apparentemente legittime speranze di quarto posto al giro di boa del girone d’andata, al ritrovarsi esattamente al centro dello schieramento delle 20 squadre che partecipano al campionato di serie A2, col rischio di perdere di mira finanche il 7° posto.
 

L’ultimo che qualifica direttamente ai play-off. Le posizioni successive, sino alla 13ª, implicano invece la necessità di centrare l’accesso al tabellone-promozione, attraverso l’autentica lotteria dei nuovissimi play-in: una, se non due, gare secche in casa della formazione meglio classificata, dalle quali solo le vincenti (due sulle sei che vi parteciperanno) continueranno la stagione.

Una prospettiva che nessuno, in società e tra i tifosi, immaginava né in estate né a dicembre, quando Forlì giunse all’ultimo turno d’andata rilanciata da 5 vittorie nelle precedenti 6 partite. Da quel momento, una serie di sconfitte contro le dirette rivali, che hanno cambiato il presente, il quadro psicologico e l’orizzonte che si palesa davanti alla Pallacanestro 2.015. Una squadra che al cospetto di chi la precede in graduatoria, ha ottenuto solo 3 successi a fronte di ben 8 sconfitte. E questo dato un messaggio lo lancia chiaramente: i biancorossi in questa annata, non sono allo stesso livello delle migliori del campionato.
Lo saranno mai? Difficile dare una risposta, ma è quanto meno necessario tre elementi che appaiono perduti: fiducia, serenità e chiarezza. E quest’ultimo è tutt’altro che irrilevante. Da quando l’Unieuro si è trovata a dovere fare una scelta su chi tenere in rosa e fare giocare tra il deludente Demonte Harper, il sorprendente (ma acerbo ad alti livelli) Toni Perkovic e il rientrante, ma di fatto mai realmente sperimentato, Shawn Dawson, i problemi invece di risolversi, sono aumentati. Non un caso, perché il gioco del “3x2” non funzionava neppure con i fustini di detersivo delle pubblicità degli anni ’80, perché vivere nell’incertezza accresce soli i dubbi di chi già ce li ha dentro.

Le prime decisioni di Antimo Martino hanno sinora privilegiato la coppia Perkovic-Dawson. Si pensi quel che si vuole, al riguardo, ma a questo punto questa dovrà essere la strada definitiva. Cercarne di volta in volta una alternativa, finirebbe per fare smarrire definitivamente la meta. Ed è troppo presto affinché succeda.

Foto Fabio Casadei


Enrico Pasini

venerdì 17 gennaio 2025

ARGOMENTI:     basket forlì sport unieuro