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Alla scoperta dei cammini in Romagna. A cura Di Mattia Fiorentini

Ha ancora senso camminare in Romagna?

Alla scoperta dei cammini in Romagna. A cura Di Mattia Fiorentini

Apprensione, rabbia, paura, delusione, rassegnazione.

Tanti sono gli stati d’animo che ci hanno attraversato in quegli “indimenticabili” giorni di Maggio che hanno segnato una profonda ferita sulla nostra cara Romagna. Sarebbe bellissimo scrivere di ciò coniugando tutti i verbi al passato. Tutto come fosse la fotografia di un momento solamente da ricordare.

E invece no.

Una fetta molto grande, troppo grande, della nostra comunità è ancora in ginocchio, tanti i danni, tante le situazioni delicate da dover gestire.
La solidarietà e l’orgoglio che si sono propagate in questi mesi sono state un’onda di bene che sono convinto le persone colpite non dimenticheranno mai.

Davanti a tutto questo che senso ha parlare di trekking e cammini?

E’ giusto passare tempo libero e svago quando ci sono persone ancora in grande difficoltà?

La risposta è dove la cerchi

Il tempo libero è diventato un bene prezioso.

Ne tengo conto quando organizzo trekking, cammini e viaggi.

Chi decide di passare una giornata in escursione proposta da me è come che si avvicinasse e mi dicesse “Tieni Mattia, questa è una parte del mio tempo libero. Non ne ho tanta, ma un pezzetto ho deciso di affidartela, fanne buon uso!”.

Una bella responsabilità non credete?

Viviamo infatti dentro a un sistema votato alla velocità, con importanti ricadute sulla nostra sfera personale.

E’ per questo motivo che credo fortemente che tutti dovremmo aver cura del poco tempo libero che spesso ci rimane.

Anche chi sta attraversando momenti duri dopo gli episodi di Maggio scorso può trovare nel tempo libero occasione di conforto e speranza.

Penso che gli ingredienti necessari siano pochi.

Un luogo che ci richiami, una buona compagnia (anche se con sé stessi si sta sempre benone), fermarsi o riprendere in mano una passione.

Passate del tempo in mezzo alla natura.

Avvertirete subito qualcosa di famigliare, perché è dalla natura che proveniamo.

 

Vi indico di seguito tre luoghi, accessibili e sicuri, dove poter trovare il vostro angolino e magari iniziare una piacevole camminata in natura.

Il tema della sicurezza in questi mesi è ancora più accentuato.

Le vallate dei nostri Appennini sono state colpite da diverse frane che hanno interrotto collegamenti stradali o compromesso i sentieri escursionistici.

Vi rimando sempre ad informarvi attraverso i canali del Parco delle Foreste Casentinesi o delle Pro Loco.

LAGO DI POGGIO BALDI

Era il 2010 e una frana provocò il crollo di diversi strati di montagna in prossimità del centro abitato di Corniolo.

Queste frane causarono la conseguente deviazione del Fiume Bidente che invase completamente un bosco di Abeti di Douglas creando un nuovo e particolare ambiente naturale.

Oggi troviamo il Lago di Poggio Baldi appena prima del cartello che ci indica l’arrivo a Corniolo. Scendendo per qualche centinaio di metri si inizia già a vedere il lago con all’interno gli alberi che vennero invasi dal corso del fiume oltre dieci anni fa.

Una piccola oasi di biodiversità, ecco come si presenta oggi Poggio Baldi.

Se percorrerete a piedi i circa cinque chilometri che costeggiano il lago potrete ammirare, con l’aiuto di cartelli esplicativi del Parco, le differenti specie di fiori e alberi che trovano dimora lungo questo percorso.

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi si è interessato al rimboschimento con l’introduzione anche di alberi provenienti da altre nazioni ai fini di studio e monitoraggio.

Nel lago sono anche presenti diverse specie di pesci e anfibi.

FIUMICELLO E IL SUO MULINO

Un altro spunto per ritagliarvi qualche momento per voi immersi nella natura passa dalla vallata del Rabbi.

Poco sopra al centro abitato di Premilcuore, per l’esattezza sei chilometri, si trova la piccola frazione di Fiumicello.

Apprezzerete già lungo la strada la bellezza incontaminata dei boschi che vi circondano.

Lasciate le auto di fronte al ristorante, vi consiglio di ritornare in tempo per il pranzo!
Seguite il percorso natura che parte poco più in basso sulla sinistra. Passando in mezzo al bosco incontrerete torrenti, vecchi ruderi segno della vita contadina che qui si svolgeva fino a metà del ‘900 e tanta pace.

Verso la conclusione del percorso, vi imbatterete nel pezzo forte della camminata: Il Mulino Mengozzi.

Si tratta di uno dei pochi Mulini di un tempo ancora in funzione.
Qui i contadini della vallata venivano a conferire il loro raccolto, soprattutto castagne, per poi trasformarlo in farina.

I nipoti della famiglia Mengozzi, proprietaria del Mulino, mantengono gratuitamente attivo questo edificio per permettere agli escursionisti e alle scuole di conoscere il lavoro che qui dentro veniva svolto.

Vi auguro di poter incontrare il signor Mengozzi o suo figlio Luca mentre aprono il mulino e mostrano le pale e i sistemi di produzione della farina che sospinti dall’energia dell’acqua davano da mangiare a centinaia di persone.

Nei fine settimana sarà molto probabile incontrarli durante la loro preziosa opera di divulgazione.

TRA FIUMI, CAPRIOLI E PEZZI DI STORIA

Terzo e ultimo spunto che vi do per ricaricarvi di buona energia attraverso la natura è nella vallata di Strabatenza e Pietrapazza tra Santa Sofia e Bagno di Romagna.

C’è stato un tempo dove queste due frazioni erano molto abitate.

Un tempo di lavoro, fatica, un tempo fatto del ritrovarsi come comunità per condividere il frutto di tanta operosità.

Queste comunità ora non esistono più, ma rimane la meravigliosa scenografia che per anni ha ascoltato le grida dei contadini e gli schiamazzi delle signore che si recavano al fiume per lavare i panni.

Ora a Strabatenza e Pietrapazza troverete due chiese in ottimo stato con la possibilità di fare due percorsi ad anello che si intrecciano tra i ruderi contadini e casolari dove si nascondevano i partigiani intenti a difendere il territorio dall’avanzata nazista.

Proprio da Strabatenza, segnato con una stella rossa, parte il Sentiero del Partigiano Janosik.
Circa sette chilometri in ricordo di Giorgio Ceredi, partigiano e commissario politico del secondo distaccamento dell’8ª Brigata Garibaldi che volle la costruzione di una lapide in ricordo dei partigiani caduti in guerra proprio lì a Strabatenza.

Da Pietrapazza parte invece un anello di circa undici chilometri che si immerge nel silenzio del bosco.

Vi consiglio di accompagnare la vostra esperienza con la lettura di “La gente di Pietrapazza” di C. Bignami e A. Boattini, così da dare un valore ancora più vivo alla vostra passeggiata.

Sarà molto probabile, se procedete in silenzio, incontrare caprioli e daini che da queste parti hanno trovato la loro dimora..come dargli torto!

APPUNTAMENTI DA NON PERDERE

Dal 13 al 16 Settembre torna SLO’ FEST - Il Festival del Turismo Lento e Sostenibile.

Tre giorni per riscoprire lentamente il territorio forlivese tra escursioni, concerti, proiezioni e spettacoli. www.slofest.it

L’evento è organizzato dall’Associazione INZIR Viaggiatori in Circolo con sede a Forlì in Via Bezzecca 10. www.inzir.it

Se la tua voglia di vivere lentamente passa anche da un cammino a piedi allora dal 20 al 24 settembre partecipa al Cammino dei Briganti in Abruzzo! www.scomfortzone.com


Redazione Diogene

giovedì 27 luglio 2023

ARGOMENTI:     cammini escursioni romagna