Tre domande a Adamo Buitoni
L'Associazione "Raggruppamento Guardie Ecologiche Volontarie di Forlì odv" conta 33 guardie giurate e 38 collaboratori, ed è nata nel 1985. In Emilia-Romagna, i gruppi GEV operano secondo la Legge Regionale n. 23 del 1989. Le attività, svolte volontariamente e gratuitamente, avvengono in coordinamento con enti preposti. Le guardie, munite di Decreto Prefettizio e con formazione regionale, sono pubblici ufficiali in servizio e indossano una divisa. La Regione gestisce esami, nomine e fornisce supporto logistico e finanziario. La sede è in via Cadore 75, nell'edificio della Protezione Civile.
Le GEV vigilano su aree protette, flora e fauna, raccolta di prodotti del sottobosco, alberi monumentali, funghi e tartufi, regolamento forestale, rete escursionistica, rifiuti, benessere animale, spandimento liquami, caccia, pesca, e ordinanze ambientali locali. Si occupano anche di Protezione Civile. Descrive questa nobile attività Adamo Buitoni, 69 anni, che è presidente dell'associazione forlivese dal 2009. Ha frequentato il primo corso di formazione nel 1979 e ha giurato per decreto il 21 luglio 1981. È l'unico socio fondatore rimasto nell'associazione ed è ancora una guardia giurata.
Puoi parlarci del progetto Parchi Sicuri?
Abbiamo lanciato il progetto Parchi Sicuri anni fa, inizialmente focalizzandoci sul Parco Urbano. Ora, la convenzione si applica a tutti i parchi e le aree verdi comunali. Il nostro obiettivo principale è garantire un uso corretto degli spazi, con particolare attenzione al rispetto delle norme come il guinzaglio per i cani e la raccolta delle deiezioni, e a un utilizzo appropriato da parte dei ciclisti. Interagiamo regolarmente con i cittadini durante le attività di vigilanza per comprendere le loro problematiche, contribuendo a un dialogo apprezzato. La presenza visibile del nostro personale è un deterrente contro il mancato rispetto delle regole. Le problematiche segnalate vengono incluse nelle relazioni di servizio inviate alla Polizia Locale e all'ufficio verde del Comune.
In che modo fate Educazione Ambientale?
Il nostro compito va oltre la vigilanza ambientale per prevenire e reprimere gli illeciti. Svolgiamo anche educazione ambientale nelle scuole e presso il Centro di Educazione alla Sostenibilità “La Cócla”. Nel 2023 abbiamo coinvolto oltre 200 classi, con eventi aperti alla cittadinanza. La nostra attività educativa è iniziata nel 1982 alla scuola Orceoli. Inoltre, ci occupiamo della manutenzione del parco-giardino del CEAS “La Cócla”, che richiede la presenza quasi quotidiana dei volontari a causa delle sue dimensioni e varietà di ambienti.
Come intervenite nei casi di rifiuti abbandonati lungo le strade?
Interveniamo per la rimozione dei rifiuti abbandonati in aree pubbliche urbane, sia su segnalazione delle autorità comunali o di cittadini, sia se li troviamo direttamente. Dopo l'ispezione, cercando indizi per individuare il responsabile, mettiamo i rifiuti in un nuovo sacco, che segnaliamo per il ritiro ad Alea. Se identifichiamo il trasgressore, redigiamo un verbale di accertamento con una sanzione di solito di 200,00 Euro, consegnandolo di persona o tramite posta. Non interveniamo se non possiamo individuare il trasgressore, come nel caso di rifiuti non identificabili.
Emanuele Bandini
venerdì 5 luglio 2024