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Il Ritratto dell’Artista.

Nell’autoritratto, dalla tela al selfie.

Il Ritratto dell’Artista.

Dal 23 febbraio al 29 giugno 2025, Forlì diventa nuovamente il palcoscenico di un grande
evento artistico con la mostra Il Ritratto dell'Artista. Nello specchio di Narciso. Il volto, la
maschera, il selfie, allestita presso i Musei San Domenico.

Un’esposizione ambiziosa e di ampio respiro che ripercorre la storia dell’autoritratto, dalla sua nascita come espressione del genio artistico fino alla sua odierna diffusione di massa attraverso i social network.
La mostra "Il Ritratto dell'Artista. Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie",
in programma dal 23 febbraio al 29 giugno 2025 presso i Musei San Domenico di Forlì,
rappresenta la ventesima grande esposizione organizzata dalla Fondazione Cassa dei
Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì.
Questo ciclo di mostre ha attirato oltre un milione e mezzo di visitatori, consolidando la
città romagnola come un importante centro culturale del panorama nazionale e non solo.
La nuova mostra forlivese esplora l'evoluzione dell'autoritratto attraverso diverse epoche e
correnti artistiche, analizzando come gli artisti abbiano utilizzato la propria immagine per
esprimere identità, emozioni e commenti sociali. Dai ritratti rinascimentali di Lavinia
Fontana e Sofonisba Anguissola, che affermavano il ruolo della donna artista, alle
interpretazioni contemporanee di Bill Viola, che utilizzano il video per esplorare la
percezione di sé, l'esposizione offre una panoramica completa sull'autoritratto come forma
d'arte in continua evoluzione.
Questa ventesima grande mostra ai Musei San Domenico rappresenta un'opportunità
unica per immergersi nella storia dell'autoritratto, riflettendo su come la rappresentazione
di sé sia cambiata nel tempo fino all'era digitale dei selfie.
L'autoritratto, in tutte le sue forme, è sempre stato una delle manifestazioni più intime e
complesse dell’arte. Dalla sua origine nel Rinascimento, con artisti come Jan van Eyck e
Albrecht Dürer, fino alle sperimentazioni moderne e contemporanee, la rappresentazione
di sé ha subito continue evoluzioni, dettate dalle diverse correnti culturali e pittoriche.
Nel Cinquecento, il ritratto d’artista assume una valenza celebrativa, con opere che
esaltano il ruolo dell’artista come figura intellettuale. Un secolo dopo, Caravaggio rompe
gli schemi con un realismo drammatico, spesso ritraendosi in vesti allegoriche o addirittura
nei panni di personaggi biblici e mitologici. Nel Settecento, Francisco Goya introduce un
autoritratto più introspettivo e psicologico, mentre nell’Ottocento Vincent van Gogh e
Edvard Munch trasformano la propria immagine in un’espressione diretta delle proprie
emozioni e tormenti interiori.
Il Novecento segna una rivoluzione nell’autoritratto: l’avvento della fotografia cambia il
modo di rappresentarsi, e artisti come Frida Kahlo, Otto Dix e René Magritte usano la

propria immagine per esprimere messaggi simbolici, politici e sociali. Con l’arte
concettuale e l'avvento della tecnologia, l’autoritratto si libera dalle convenzioni pittoriche
per esplorare nuove forme di comunicazione visiva, fino a giungere alla video-arte con Bill
Viola e all’arte digitale contemporanea.
L'esposizione forlivese presenterà oltre 300 opere provenienti da prestigiose istituzioni
internazionali, offrendo un percorso che attraversa secoli di storia dell'arte. Tra le opere in
mostra:
 "Narciso" di Ernest Eugène Hiolle (1868), una scultura che rappresenta il mito
classico dell'autocontemplazione.
 "Presentazione di Gesù al Tempio" di Giovanni Bellini (1460), dove l'artista si ritrae
tra i personaggi della scena sacra.
 "Autoritratto" di Jacopo Pontormo, che offre uno sguardo introspettivo sull'artista
stesso.
 "Autoritratto" di Vincent van Gogh, espressione del tormento interiore e della ricerca
identitaria dell'artista.
 "Autoritratto con camicia gialla" di Frida Kahlo, simbolo di resilienza e affermazione
personale.
Dal pennello allo smartphone: il trionfo del selfie
Negli ultimi decenni, la democratizzazione dell’immagine attraverso i social network ha
dato vita a un fenomeno globale: il selfie. Se in passato l’autoritratto era appannaggio
esclusivo di pittori e fotografi, oggi chiunque può creare e diffondere la propria immagine in
tempo reale. La mostra affronta questa trasformazione, interrogandosi su come la società
contemporanea utilizzi l’autoritratto come strumento di autoaffermazione e narrazione
personale.
L’esposizione offre un confronto tra autoritratti storici e immagini moderne, evidenziando
come il desiderio di lasciare una traccia di sé sia rimasto invariato nel tempo, pur mutando
nelle forme e nei mezzi espressivi. Il percorso si snoda attraverso più di 300 opere
provenienti da tutto il mondo, includendo capolavori di artisti come Turner, De Chirico,
Severini e Magritte, fino alle più recenti sperimentazioni digitali.
“Il primo è stato Narciso” sottolinea Gianfranco Brunelli, direttore delle Grandi Mostre della
Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì “che guardandosi nello specchio dell’acqua ha
conosciuto il proprio volto. Il primo autoritratto. Poi è arrivato il selfie. Nei secoli, ritrarre il
proprio volto, la propria immagine è stato per ogni artista una sfida, un tributo, un
messaggio, una proiezione, un esercizio di analisi profonda che mostra le aspirazioni
ideali e le espressioni emotive, ma che rivela anche la maestria e il talento. Poi serve uno
specchio. Timore, prudenza o desiderio, persino bramosia di guardarsi. Allegoria di vizi e
virtù”.
Questa esposizione rappresenta un'opportunità per riflettere su come l’identità e
l’immagine dell’artista si siano trasformate nel tempo, dal pennello allo smartphone, dallo

studio alla rete globale. Forlì, ancora una volta, si conferma punto di riferimento per le
grandi mostre internazionali.
Informazioni
La mostra sarà visitabile con i seguenti orari: da lunedì a venerdì dalle 9:30 alle 19:00,
sabato, domenica e festivi dalle 9:30 alle 20:00.
La biglietteria chiude un'ora prima. Il costo del biglietto intero è di 14€, ridotto 12€, mentre
per i bambini è previsto un ingresso a 5€.
Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 0543 36217 o scrivere a
mostraforli@civita.art. Maggiori dettagli sono disponibili sul


Marco Viroli

venerdì 21 febbraio 2025

ARGOMENTI:     forlì mostre san domenico