A Lionel Andrés Messi Cuccittini.
A partire dal primo tempo supplementare, la mia posa rispetto al televisore è stata fissa e diritta, con il cuore fibrillante, lo stomaco sottosopra e l’espressione crucciata di chi deve approcciare un fioretto, quasi ad inseguire il rito auto-avverante che avrebbe portato proprio qui, dove stazioniamo ora.