Ferrari-Lamborghini : WEC 6H IMOLA 2024
Anatomia di un confronto
Proprio così. Come in un improbabile duello tra una Countach e una Mondial 8 nel film “Lamborghini (l’uomo dietro la leggenda)”. Talmente improbabile, al punto di essere uno dei possibili motivi d’interesse del prossimo mondiale Wec in ottica 2024. Perché se la F1 continua a dimostrarsi un’enclave sempre più esclusiva e glamour, quello che fu il mondiale di durata sembra destinato ad assumere i contorni della nuova terra promessa del motor sport. Attirando a sé piloti e costruttori come un’indefessa sirena incantatrice. Verso Le Mans e il suo mito inossidabile.
Dopo Ferrari e la sua 499P, l’anno prossimo anche il Toro di S. Agata farà la sua apparizione nel Wec col modello Sc-63, determinando la costruzione della propria biposto in base al regolamento tecnico “Lmdh”, a differenza di Maranello che ha scelto di progettare la propria vettura su specifica “Lmh”. L’assenza di una “d”, per una profonda diversità costruttiva e tecnica.
Vediamo quale.
Al termine della stagione 2022, le due sponde dell’Atlantico hanno finito per unirsi in un unico regolamento tecnico, creato congiuntamente dall' “International Motor Sports Association” (Imsa) e dall' “Automobile Club de l’Ouest” (Aco). Entrambi sotto egida internazionale Fia.
La Lamborghini Sc-63 è una vettura costruita su base regolamentare Lmdh (Le Mans Daytona Hybrid) redatto dall’Imsa. Una biposto in cui obbligatoriamente vi è una configurazione ibrida e l’uso di componenti utilizzabili esclusivamente tra quelli indicati dalla stessa Imsa. Il telaio può essere scelto tra 4 possibili fornitori (Dallara, Ligier, Oreca e Multimatic), mentre la parte ibrida è fornita dalla sola Bosch su pacco batterie Williams (si, quella della F1) , come per la trasmissione, realizzata esclusivamente dall’inglese Xtrac. Unica possibile variabile sul tema l’unità termica. Sia per cilindrata che tipologia, come del resto per le linee di carrozzeria del corpo vettura.
La Ferrari 499P è costruita invece su base regolamentare Lmh (Le Mans Hypercar) redatta dalla Fia-Aco. In pratica su queste specifiche, la vettura può essere la versione da gara di un auto stradale già esistente oppure essere un prototipo disegnato appositamente per la categoria, con libertà per il costruttore di utilizzare o meno la propulsione ibrida.
In ogni caso, la potenza del motore non può superare i 680 cavalli (a parte possibili intereventi del Balance of Performance, detto “Bop”).
Differenze?
Un regolamento Lmdh offre indubbi vantaggi economici ma anche limiti sul possibile sviluppo tecnico in divenire, considerando l’elevato numero di parti comuni con altri costruttori (Per Lamborghini, in ambito Wec trattasi di Porsche, Bmw, Alpine e Cadillac). Una scelta di campo opposta a quella compiuta dalla Ferrari con la sua 499P, la cui base Lmh permette una maggior evoluzione tecnica, a fronte di investimenti iniziali sia di progetto che realizzativi certamente più elevati.
Scelte di campo.
Anatomie del confronto che verrà nel Wec, tra Toro e Cavallino.
Senza dimenticare l’Isotta Fraschini (Lmh) di Michelotto e soci, per un’Italia alla ricerca del proprio spazio.
Nel mondo delle gare di durata.
Foto Fabio Casadei
Emiliano Tozzi
giovedì 25 gennaio 2024