Antonelli,“pilota gentile”
Kimi Antonelli ed il suo debutto in F1 in Australia
Certo.“Io non lo so, ma i fatti mi cosano”.
A voi le conclusioni…Personalmente da poter trarre, ce ne sono di varia natura. E altrettanto di “pirsona” (al buon Camilleri ogni diritto d’autore…ovviamente), l’opinione del vostersempervostervale il giusto. Probabilmente non tanto, quanto voci più prestigiose e influenti di quella del vostro umile cronista.
Però (senza “ma” davanti…mi raccomando).
Però gli occhi per guardare il mondo ancora li tengo. E tenendoli trovo tempo per tirare somme. Anche solo aritmetiche.
I fatti mi cosano, nell’anima prima che altrove. E allora. Allora ecco che a fronte delle mille considerazioni possibili, del folgorante debutto di Kimi Antonelli, ti resta in mente altro che il magnifico quarto posto al termine della gara di Melbourne. Perché l’anima ascolta cose che il cervello non può sentire e il cuore vorrebbe solo vivere. E allora ti accorgi, che a 18 anni la Formula 1 è una cosa tremendamente seria e ogni errore si paga a caro prezzo (remember Hadjar con Hamilton padre? Un quadro impressionista al Musei d’Orsay). Così, per quanto Antonelli possa apparire per un bagnato e sparuto pulcino al sabato davanti al microfono di Mara Sangiorgio, la domenica racconta altro. Come diceva Schumi “quando si fanno i punti”.
Per il vostersempervoster, di Antonelli a impressionare (anche se non è certamente un “impressionista” o del volante, forse sì) non è stata la velocità in pista (appurata da tempo, soprattutto sul bagnato) ma la calma intrinseca di un giovane uomo, appena diventato maggiorenne.
Chiamatela “Forza” (ringraziamo Lucas per il neologismo), ma in questo ragazzo scorre potente. Perché più del piede destro e relativa velocità, in questa Formula 1 del ventunesimo secolo conta sempre di più, sbagliare il meno possibile. Fare squadra attorno ai risultati. Resettare e ripartire, come se nulla fosse minimamente accaduto.
Tra sabato e domenica Kimi lo ha fatto.
Da perfetto “pilota gentile” e uomo maturo.
Mentre intorno tanti altri cronisti, lo vorrebbero “solo“ campione.
Al volante di una Mercedes, di Formula 1.
Foto do Fabio Casadei
Emiliano Tozzi
lunedì 17 marzo 2025