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Forlì dal 1977 al 1990 nelle fotografie di Massimo Zattoni

Forlì dal 1977 al 1990 nelle fotografie di Massimo Zattoni

Venerdì 21 marzo 2025, alle ore 17.00, presso la Sede AIL dedicata a Gaetano Foggetti, viale Roma 88, Forlì, sarà in programma un incontro dedicato a Massimo Zattoni (1961 - 1990): fotografo e memoria visiva della città. Interverranno: i famigliari di Massimo Zattoni, Martina Minguzzi, presidente AIL Forlì-Cesena, Fabrizio Monti, archivista e ricercatore, e Gabriele Zelli, cultore di storia locale. 
Ai partecipanti sarà consegnato in omaggio copia del volume "Massimo Zattoni (1961-1990).

. La memoria visiva di Forlì" a cura di Gabriele Zelli.
L'incontro è promosso da AIL Forlì-Cesena e Comitato Pro Forlì Storico-Artistica. 
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. È gradita la prenotazione via email: info@ailforlicesena.it o Whatsapp: 331 328 0989; o telefonica: 0543782005, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00.
Massimo Zattoni, nato a Forlì nel 1961 e deceduto neppure trentenne nel 1990 in seguito ad un terribile incidente stradale, a partire dal 1977 iniziò l'attività di fotografo e cronista collaborando con quotidiani e periodici: “Il Forlivese”, “L’Unità”, “Il Resto del Carlino”, il “Corriere della Sera”, “I Giganti del Basket”, “Super Basket” e diverse riviste musicali. 
L’affetto per la propria città lo portò a documentarne la quotidianità, a seguirne gli avvenimenti principali e a rappresentare gli aspetti meno conosciuti dalla sua generazione. 
Nei suoi scatti Zattoni descrisse la vita sociale, politica, sportiva di Forlì e gli avvenimenti drammatici di portata più ampia, come l’incidente aereo che condusse alla morte Serafino Ferruzzi nel dicembre del 1979.
Con una forte sensibilità per le trasformazioni culturali e di costume Zattoni colse fenomeni che diventeranno significativi per la città come il ripopolarsi, dopo anni di tensioni e conflitti, della piazza grande di Forlì nei primi anni Ottanta: si ricordano i suoi efficaci servizi sul carnevale o sui festeggiamenti per la vittoria ai Mondiali di calcio in Spagna del 1982. 
Zattoni non ha mancato di vivere e rappresentare attraverso la macchina fotografica espressioni popolari come i sit-in sotto il monumento di Aurelio Saffi della comune degli “Zappatori senza padrone”, nata negli anni Settanta sul nostro Appennino, e i raduni Rockabilly di fine anni Ottanta. Preziose le sue immagini sul mondo della notte che immortalarono i grandi artisti che si esibirono al Naima Jazz Club e il popolo dei locali “alternativi” della riviera romagnola. Notevoli infine gli scatti che oggi svelano una città in espansione e documentano il passato di una Forlì “neoindustriale” e la difficile quotidianità dei detenuti nel carcere cittadino.
Dal 1991 il Liceo Scientifico Statale "Fulcieri Paulucci di Calboli" di Forlì, dove Massimo Zattoni si è diplomato, organizza un concorso fotografico riservato agli studenti della scuola.
Nel 2018 l’archivio fotografico di Massimo Zattoni è stato donato dalla madre Floriana Flamigni all'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età contemporanea di Forlì. Vi sono conservate 13.700 fotografie, scattate fra il 1977 e il 1990, relative alla storia locale e nazionale: avvenimenti politici ed economici; lotte sindacali, operaie e studentesche; manifestazioni; cronaca nera; cronaca mondana; cultura; spettacolo e sport.    

 


Gabriele Zelli

mercoledì 19 marzo 2025

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