24H di Spa
VSR e la sua Settimana Santa
“Siamo qua da domenica sera.”
Una battuta di Ivan il meccanico a chiarirmi il tutto. La “Settimana Santa” del mondo GT è appena cominciata. Spa e la sua 24 Ore. Forse meno iconica della Sarthe, ma altrettanto carica di quel fascino e pathos che accompagna ogni gara di durata lunga un giorno intero. Spa,Daytona, Nürburgring e Le Mans. Qui la storia la percepisci anche se non vuoi. Tra case, boschi e alberi sul ciglio della strada, con la sola Daytona ad affacciarsi sull’oceano. Mare splendido attorno al catino della Florida.
65 vetture Gran Turismo al via. Una maratona che vale un anno (e forse più) di lavoro. La gara clou della stagione per il team VSR con le sue verdi Lamborghini Huràcan GT3. Paverud, Moulin, Dörrbecker e Michelotto sulla 163. Beretta, Nemoto, Hites e il polacco Basz sulla 563. Otto piloti. Otto anelli di quella catena pronta a unire le speranze, la forza e la determinazione di una squadra venuta tra le colline impervie delle Ardenne con l’idea di fare bene, anzi benissimo. Con l’idea che la meritocrazia sia solo figlia dei risultati, come successo a Basz e Michelotto, presenti a Spa nella gara più importante dell’anno in virtù del mondiale conquistato alle ultime “Lamborghini World Finals”.
Lavoro duro, da uomini Endurance. Inframezzato dai miei ricordi su Vincenzo e il suo amore per questo circuito. Vincere qui in Formula 3000 a metà degli anni ’90, quando era sinonimo di gioventù pronta al grande salto verso la Formula 1, e a quel suo dorato mondo pieno di promesse.
Non del tutto mantenute.
Tornare qui. Quasi 30 anni più tardi, dopo una splendida vittoria ottenuta con la monoposto del Team Super Nova. Oggi, adesso, da team manager. Con la stessa identica voglia di provarci ancora, ancora e ancora.
“Spa per noi è una gara davvero importante. Anche perché qui si assegnano punti valevoli per la classifica di campionato allo scadere delle 6, 12 e logicamente 24 ore. Cercare il meglio. Sempre. Come ogni volta chiedo ai miei ragazzi. In pista e al box.”
L’orgoglio e il rispetto. Senza rabbia. Da” Hombre Vertical”. Per i suoi uomini, i suoi ragazzi. Arrivo a immaginarlo perfino “perpendicolare” per la sua squadra. Pronto a prendere spigoli difficilmente assolvibili senza spina dorsale.
La poesia di un carattere e di un’immagine. Lo sguardo di Vincenzo davanti a Eau Rouge – Radillon. Gli occhi che sommano ricordi, le sue Lamborghini in pista, non avendo più un casco in testa, stando al muretto in vigile attesa. Senza chiudere occhio per due giorni interi.
Goodnight and good luck. Forlì caput mundi in Belgio. No, solo a Spa con la sua 24 Ore. La “Settimana Santa” del Team VSR. Di Vincenzo Sospiri.
Foto Fabio Casadei
Emiliano Tozzi
giovedì 28 luglio 2022