Elio de Angelis
Il principe eterno della velocità
È stato bello.
No, bello non è l’aggettivo giusto. È stato importante. Importante ed emozionate. Vedere quali stati dell’anima un pilota come Elio de Angelis possa ancora suscitare nella moltitudine degli appassionati.
Ne è la riprova il folto pubblico accorso nella serata di giovedì 10 novembre presso il circolo tennis “Villa Bolis” di Barbiano di Cotignola (RA) per assistere alla presentazione del libro “Elio de Angelis - il Principe della Formula 1”.
Un principe delle corse appunto, in grado di calamitare personaggi del mondo delle quattro ruote. Non il semplice ricordo di un conducente dallo stile perfetto,ma qualcosa in grado di attanagliare il cuore a pistoni dei presenti come non mai. Succede. Nel momento in cui Roberto, fratello di Elio appoggia sul tavolo il suo casco. Un Simpson Bandit di quasi 30 anni fa. Un elmo guerriero. Stellare, per quella sua mentoniera a feritoia in grado di rimandare l’immaginazione a ben noti film di fantascienza. Elio corre ancora. Nelle parole di Ezio Zermiani, apparso dal nulla sullo schermo in sala, grazie a un filmato RAI di qualche anno fa. Corre nel ricordo di Riccardo Patrese, struggente quanto crudamente autentico nel raccontare il suo rapporto col pilota romano. Trasformatosi da accesa rivalità ad autentica amicizia per quell’ultima tragica stagione vissuta insieme in Brabham. Vive nelle parole di Piero Martini e di un volo di Elio a Silverstone causato dagli specchietti troppo piccoli della sua Minardi.Un sorriso e una pacca sulla spalla. Piero perdonato, dal principe della F1. Scala una marcia quando Andrea Gallignani da amico e sponsor rammenta un uomo che sapeva essere altro, oltre quel sublime piede destro. Una pagina coraggiosa, come Stefano Nada fa intuire, commuovendosi per un attimo nel ricordo del padre Giorgio e un suo insegnamento. Bisogna aver pazienza, ma la qualità nella vita paga sempre. Ed Elio ne aveva davvero tante. Viaggia sul filo dei ricordi di Giancarlo Minardi, tra un Enzo Ferrari coi suo intramontabili occhiali scuri e quel giovane pilota con la sua fidanzata. Al Vecchio di Maranello cade l’occhio sulla minigonna della ragazza. Dubbi sul suo talento, che guardi altro e non sia abbastanza veloce. Presto dissipati dai tempi di Elio a Fiorano sul muletto della T3. C’è di che commuoversi e sorridere per tutto ciò. L’autore,Gianluca Teodori, non ha semplicemente raccontato un pilota. Ne ha tratteggiato un ritratto coraggioso e pulito. Una vita per un’altra vita. Parte dei suoi 18 anni e di una Roma che forse non esiste più. Senza concessioni all’esaltazione morale, se non la ricerca della verità. Elio che vive ancora, nelle parole intense del fratello Roberto. Precise e metodiche nel ricostruire non solo semplici ricordi.
Un cuore da corsa in tempo reale. La consuetudine di Mario Donnini. Coinvolgente consuetudine da presentatore capace e attento, per il linguaggio della competitiva emozione.
Elio. Il principe della F1. Forse dopo ieri sera, davvero eterno. Come la sua nobile velocità. Raccontata dalle pagine, di questo magnifico libro.
Foto Emiliano Tozzi
Emiliano Tozzi
venerdì 11 novembre 2022