Sainz come Gilles
Il capolavoro di Carlos nel GP di Singapore
Ne sono sempre più convinto.
Col tempo la memoria finisce col diventare un vizio senile. Una di quelle cose prese a prestito, da uno scatolone dei ricordi impolverato in soffitta.
Quasi per errore.
O forse, solo per inerte pigrizia.
E allora.
Allora ecco, che l’improbabile può diventare possibile, nel figurarsi davanti a noi nella sua lapalissiana e disarmante bellezza.
Sainz come Gilles.
Sì. Sainz come Gilles in Spagna. Con tante differenze e meravigliose complicazioni in più. Perché il paragone potrebbe fermarsi al solo trenino. Prima spagnolo e poi singaporiano. Ma Carlos rispetto a Gilles, scientemente raddoppia e tra Safety e strategie differenziate se ne fa due al prezzo di uno. Il primo apparentemente innocuo, il secondo totalmente rischioso e avventato. Avventato come Villeneuve a Jarama nel tenere a tutto gas la sua 126Ck sulla ghiaia, uomo solo al comando che sta cercando di tenere alle sue spalle l’intero universo delle corse. Avventato, perché dove Gilles avrebbe spinto a tavoletta (sul rettilineo d’arrivo) per mettere metri tra sé e gli avversari, Sainz rallenta attendendoli. Come Leonida alle Termopili. Norris alle sue spalle ringrazia e attiva il Drs, tenendo a bada il ritorno del duo Mercedes. Una difesa al limite. Il limite della perfezione da elegante Scirea del volante. Senza mai mettere in discussione neanche per un attimo, il successo nella corsa.
Sainz come Gilles.
Se nemmeno a Leclerc in 5 anni di militanza ferrarista sia mai riuscita un’impresa simile. Quasi gli ultimi giri del duello rusticano in famiglia a Monza, fossero il preludio al finale andato in scena nella notte di Marina Bay.
Sainz come Gilles.
Nel regalare alla Ferrari la prima vittoria della gestione Vasseur.
Sainz come Gilles.
Nel correre in maniera lucidamente e utopicamente infattibile.
Sainz come Gilles.
Nel scegliere l’unico circuito in cui attuare una condotta di gara simile.
Sainz come Gilles?
Sì, come Gilles. Anche se Carlos ha usato tanto,tanto cervello.
E un Drs in più.
Che bel vizio la memoria…
foto Fabio Casadei
Emiliano Tozzi
domenica 17 settembre 2023