F1-2023
Ritratto di pilota (parte 2)
Dove eravamo rimasti? Ah sì… al “povero” Stroll e i suoi infortuni.
Metà del percorso.
Metà della storia.
Lewis Hamilton (Giorgio Armani…dove sei?): A proposito di dove eravamo rimasti. Che ne sarà di Lewis Hamilton in questa stagione? Il viale del tramonto? La vien en rose de’ noantri? Grosso rischio mediatico questa stagione per Hammerton. Ogni campione è chiamato ad affrontare (prima o poi) la propria parabola discendente e a 38 anni il tempo non farà sconti nemmeno a Lewis, dopo un anno trascorso senza vittorie. Visto ciò che abbia confezionato la Mercedes in ottica 2023 e l’incombente e futura “prospettiva Russell”, visto l’outfit proposto dall’uomo di Stevenage nel paddock, viene da porsi un’unica domani: Giorgio Armani…dove sei? Per gentile concessione di Richard Gere.
Geoge Russell (I modi definiscono l’uomo): Viene da chiedersi se nelle corde di questo giovane uomo, la virtù più intrinseca non sia la pazienza. Al ragazzo non manca nulla in termini di completezza (molto più di quanto si supponga). Si è fatto la sua sacrosanta gavetta in Williams, ora sta studiando da prossimo leader di casa Mercedes. I modi definiscono l’uomo. Del Kings’man non gli manca nulla. Capacità di esecuzione compresa. Pronto.
Oscar Piastri (Down Under in tutti i sensi) : Sulle capacità del giovane australiano con trisavoli italici (toscani) nulla da eccepire. Per ora le uniche note degne di riguardo però alla voce cronaca sportiva, riguardano l’immensa polemica innescatasi col suo passaggio nell’ultima estate da Alpine a McLaren. Rischio concreto che tale operazione risulti essere almeno in questo avvio di stagione un boomerang tecnico sportivo non indifferente per il pilota nativo di Melbourne. Down Under. In tutti i sensi.
Lando Norris (Valentino non basta più…): Povero Lando. Una delle più belle promesse della recente Formula 1 destinata a finire nel dimenticatoio senza essere nemmeno passata dal via. La quinta stagione consecutiva in McLaren (debutto in F1 con Woking nel 2019). L’ MCL60 sembra aver messo una pietra tombale sulla sua carriera, prima ancora che questo 2023 abbia acceso le sue PU. Essere stato un tifoso di Valentino non basta più. Serve un’inversione di tendenza . Difficile da intravedere all’orizzonte.
Yuki Tsunoda (Toshiro Mifune spostati): Il pilota dagli occhi a mandorla più “sboccato” della storia. Manca solo che a un certo punto in un dei suoi allegorici team radio si senta dire “Toshiro Mifune spostati” e avremmo il quadro completo proveniente dall’Estremo Oriente. Occhio però. Il tritacarne Red Bull non credo farà sconti nemmeno al giovane giapponese. O si sfasciano meno monoposto made in Faenza e si fanno più punti, o la via del “seppuku” resta l’unica alternativa professionale per Yuki. No altrenative.
Nick de Vries(l’Olandese volante): Una sorpresa per tanti, non per il sottoscritto che l’aveva già visto all’opera nel WEC e a Le Mans dopo il titolo conquistato in F2 nel 2019. Talento vero e autentico, nato per la pista e la velocità. Un Olandese volante. Ma stavolta Wagner c’entra nulla. Con o senza vascello fantasma.
Foto Fabio Casadei
Emiliano Tozzi
martedì 28 febbraio 2023