PSG, rivoluzione codarda: è Messi il parafulmine?
Il PSG pensa alla rivoluzione dopo i cocenti risultati europei
L’ossessione Champions League, tra Rue e Boulevard parigini, ha raggiunto livelli cosmici. A testimoniarlo è l’ira funesta di Nasser Al-Khelaifi dopo l’inattesa eliminazione dei suoi per mano del Real Madrid di Ancelotti. Non è affatto un caso che in estate, i parigini, abbiano promesso una densa rifondazione a partire dagli organi dirigenziali fino al raggiungimento dei giocatori. Esclusione fatta, come riportato da Sky Sports, per Lionel Messi.
PSG, la rifondazione “vigliacca” dei qatarioti
808 partite, 681 reti: i numeri del 10 di Rosario, nonostante la stagione deludente, fungono ancora da scudo impenetrabile che Al-Khelaïfi intenderebbe utilizzare a proprio favore. Forse per pigrizia, o più probabilmente per distrarre la platea da quello che, a tutti gli effetti, è un cantiere con la sindrome di Napoleone. Lo dicono i numeri: il PSG targato Qatar Sports Investment, dallo sfarzoso insediamento del 2011 ad oggi, ha investito sul mercato la cifra monstre di 1,405 miliardi, capace di portare al Parco dei Principi otto titoli nazionali e cocenti delusioni in campo europeo, che nemmeno Neymar e compagni hanno mai saputo orchestrare dignitosamente.
Mbappé ai saluti, Neymar e Leonardo seguiranno?
Le recenti (e onerosissime) avance economiche del Paris Saint-Germain non sembrano capaci di spingere alla permanenza di Kylian Mbappé, che radiomercato darebbe vicino alla maglia del Real Madrid durante la prossima stagione sportiva. Anche Neymar, icona della squadra di Pochettino, sarà messo alla porta in caso di offerta congrua, che è probabile non passi tra le mani tremolanti di Leonardo, individuato come massimo artefice del tracollo parigino.
Mattia Siboni
lunedì 25 aprile 2022